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Prosegue la collaborazione consolidata fra FISI e Sport Service Mapei per le prestazioni di sci alpino e skicross
Le settimane iniziali della preparazione dello sci alpino in vista della nuova stagione sono dedicate totalmente alla preparazione atletica, che vive un interessante prologo con i test a cui si sottopongono ciclicamente gli atleti delle squadre azzurre di Coppa del mondo, Coppa Europa e junior. Grazie al rinnovato accordo di partnership realizzato da FISI con Mapei, in queste settimane procedono spedite presso lo Sport Service di Olgiate Olona una serie di valutazioni utili alla stesura dei programmi di lavoro.
Ne parliamo con Ermanno Rampinini, Direttore Operativo Mapei Sport e Responsabile “Human Performance Lab”. “Si tratta di una collaborazione nata tanti anni fa – racconta Rampinini -. Il primo accordo risale addirittura al 2001 con il centro di Mapei Sport. Poi, a parte una piccola pausa di un quadriennio, il rapporto con la Federazione Italiana Sport Invernali si è evoluto, fino ad arrivare alla situazione attuale in cui abbiamo l’opportunità di testare le squadre di sci alpino, a cui si sono aggiunti i team di skicross, a testimonianza della proficua collaborazione fra le parti nella valutazione della prestazione degli atleti ma anche della ricerca legata alla valutazione di una disciplina che presenta una componente fisica significativa. Disponiamo di una banca dati molto ampia, abbiamo superato i mille dati di riferimento che ci permettono di avere un quadro completo. L’atleta che si sottopone ai nostri test esce con una foto precisa delle proprie qualità fisiche, con la possibilità di costruire un puzzle destinato definire i punti di forza e viceversa i punti deboli sui quale approfondire la sua preparazione. Troviamo ragazzi che devono solo aggiustare i dettagli e altri che si devono costruire, è come disporre di una bussola verso cui dirigere il lavoro”.
“Lo sci alpino è una disciplina sportiva invertita rispetto alla gran parte degli altri sport – continua Rampinini -, quindi le valutazioni vengono effettuate un paio di volte all’anno, all’inizio e alla fine del periodo estivo, per monitorarne le condizioni. Mapei cerca sempre di avere informazioni pure durante la staigone agonistica, un’attività difficile da raccogliere ma indubbiamente utile. I test vanno da un iniziale configurazione delle caratteristiche antropometriche con riguardo alle dimensioni corporee e percentuali grasso, per poi concentrarsi sulla forza esplosiva e la valutazione delle qualità aerobiche legate alla resistenza, che non deve essere l’anello debole della catena. Da ultimo capiamo la loro capacità di esprimere e resistere alle contrazioni eccentriche, ossia quelle che sottopongono gli atleti soprattutto in fase di curva, quando vengono schiacciati verso il suolo o spinti l’esterno e la loro muscolatura tende a resistere con una particolare contrazione e allugamento eccentrico. Gli sciatori hanno qualità super da questo punto di vista”.
Prosegue la collaborazione consolidata fra FISI e Sport Service Mapei per le prestazioni di sci alpino e skicross
Le settimane iniziali della preparazione dello sci alpino in vista della nuova stagione sono dedicate totalmente alla preparazione atletica, che vive un interessante prologo con i test a cui si sottopongono ciclicamente gli atleti delle squadre azzurre di Coppa del mondo, Coppa Europa e junior. Grazie al rinnovato accordo di partnership realizzato da FISI con Mapei, in queste settimane procedono spedite presso lo Sport Service di Olgiate Olona una serie di valutazioni utili alla stesura dei programmi di lavoro.
Ne parliamo con Ermanno Rampinini, Direttore Operativo Mapei Sport e Responsabile “Human Performance Lab”. “Si tratta di una collaborazione nata tanti anni fa – racconta Rampinini -. Il primo accordo risale addirittura al 2001 con il centro di Mapei Sport. Poi, a parte una piccola pausa di un quadriennio, il rapporto con la Federazione Italiana Sport Invernali si è evoluto, fino ad arrivare alla situazione attuale in cui abbiamo l’opportunità di testare le squadre di sci alpino, a cui si sono aggiunti i team di skicross, a testimonianza della proficua collaborazione fra le parti nella valutazione della prestazione degli atleti ma anche della ricerca legata alla valutazione di una disciplina che presenta una componente fisica significativa. Disponiamo di una banca dati molto ampia, abbiamo superato i mille dati di riferimento che ci permettono di avere un quadro completo. L’atleta che si sottopone ai nostri test esce con una foto precisa delle proprie qualità fisiche, con la possibilità di costruire un puzzle destinato definire i punti di forza e viceversa i punti deboli sui quale approfondire la sua preparazione. Troviamo ragazzi che devono solo aggiustare i dettagli e altri che si devono costruire, è come disporre di una bussola verso cui dirigere il lavoro”.
“Lo sci alpino è una disciplina sportiva invertita rispetto alla gran parte degli altri sport – continua Rampinini -, quindi le valutazioni vengono effettuate un paio di volte all’anno, all’inizio e alla fine del periodo estivo, per monitorarne le condizioni. Mapei cerca sempre di avere informazioni pure durante la staigone agonistica, un’attività difficile da raccogliere ma indubbiamente utile. I test vanno da un iniziale configurazione delle caratteristiche antropometriche con riguardo alle dimensioni corporee e percentuali grasso, per poi concentrarsi sulla forza esplosiva e la valutazione delle qualità aerobiche legate alla resistenza, che non deve essere l’anello debole della catena. Da ultimo capiamo la loro capacità di esprimere e resistere alle contrazioni eccentriche, ossia quelle che sottopongono gli atleti soprattutto in fase di curva, quando vengono schiacciati verso il suolo o spinti l’esterno e la loro muscolatura tende a resistere con una particolare contrazione e allugamento eccentrico. Gli sciatori hanno qualità super da questo punto di vista”.