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Simoncelli: “Questo podio mi fa capire che tipo di uomo sono”. Theolier: “Un’emozione fortissima”
Lucido nell’analisi, anche se emozionato, Davide Simoncelli appena tornato sul podio di Coppa del mondo dopo due anni e nove mesi di astinenza. “E’ una giornata incredibile per me – ha detto Simoncelli -, non pensavo nella maniera più assoluta di poter fare una gara del genere. Speravo di aver trovato la forma, qui in America, ma non ne avevo la certezza. Però, ormai ho raggiunto un’età e un livello di esperienza che mi fanno capire anche durante la gara se è il caso di spingere oppure no: mi sono sentito bene, ho osato ed è andata bene”.
Questa estate per Davide un brutto incidente che lo ha costretto a letto per quasi due mesi. Poi il lento recupero. “Ho 20-25 giorni di sci nelle gambe – ha proseguito Simoncelli – ma mi sento abbastanza a posto fisicamente. Questo recupero mi fa capire che tipo di uomo sono e mi dà solidità. la nostra è una squadra forte e allenarsi con questa squadra permette di confrontarsi ad altissimo livello. Voglio ringraziare la mia famiglia e quella della mia fidanzata Irene (Curtoni ndr) per avermi sostenuto e supportato durante il recupero, tutto lo staff della Nazionale, e una dedica speciale voglio farla anche al mio vecchio allenatore, Matteo Guadagnini, che aspettava da molto tempo di vedermi tornare sul podio”.
“L’Italia di questo inizio stagione merita un 8 – conclude Simoncelli – perché se la cava sempre, è ricca di talenti, anche fra i giovani: in questi giorni a Beaver Creek si è visto abbondantemente. Vedrete che presto arriveranno anche giovani forti in gigante”.
E’ il momento del responsabile della nazionale di slalom e gigante, Jacques Theolier.
“Per me è un’emozione fortissima vedere Davide sul podio – ha detto Jacques Theolier – soprattutto dopo l’incidente di questa estate, l’ospedale e tutto quello che ha passato. Sono davvero contentissimo per lui. Non mi sorprende però, perché durante le Nor-Am di Copper Mountain avevo visto che era pronto per un bel piazzamento. Prima della gara avevo detto ai ragazzi che davanti a noi ci sarebbero stati Ligety, Hirscher e forse Fanara. Fanara è saltato e sono arrivati gli italiani. Ma la squadra è forte, adesso bisogna prendere Hirscher perché Ligety in questo momento ha qualcosa in più. A mio avviso ha dei materiali straordinari che solo lui riesce a far andare in quel modo: non si muove mai, è stabilissimo. Altri hanno i suoi stessi sci, ma non riescono a tenerli così fermi. Complimenti all’Italia, comunque”.
Simoncelli: “Questo podio mi fa capire che tipo di uomo sono”. Theolier: “Un’emozione fortissima”
Lucido nell’analisi, anche se emozionato, Davide Simoncelli appena tornato sul podio di Coppa del mondo dopo due anni e nove mesi di astinenza. “E’ una giornata incredibile per me – ha detto Simoncelli -, non pensavo nella maniera più assoluta di poter fare una gara del genere. Speravo di aver trovato la forma, qui in America, ma non ne avevo la certezza. Però, ormai ho raggiunto un’età e un livello di esperienza che mi fanno capire anche durante la gara se è il caso di spingere oppure no: mi sono sentito bene, ho osato ed è andata bene”.
Questa estate per Davide un brutto incidente che lo ha costretto a letto per quasi due mesi. Poi il lento recupero. “Ho 20-25 giorni di sci nelle gambe – ha proseguito Simoncelli – ma mi sento abbastanza a posto fisicamente. Questo recupero mi fa capire che tipo di uomo sono e mi dà solidità. la nostra è una squadra forte e allenarsi con questa squadra permette di confrontarsi ad altissimo livello. Voglio ringraziare la mia famiglia e quella della mia fidanzata Irene (Curtoni ndr) per avermi sostenuto e supportato durante il recupero, tutto lo staff della Nazionale, e una dedica speciale voglio farla anche al mio vecchio allenatore, Matteo Guadagnini, che aspettava da molto tempo di vedermi tornare sul podio”.
“L’Italia di questo inizio stagione merita un 8 – conclude Simoncelli – perché se la cava sempre, è ricca di talenti, anche fra i giovani: in questi giorni a Beaver Creek si è visto abbondantemente. Vedrete che presto arriveranno anche giovani forti in gigante”.
E’ il momento del responsabile della nazionale di slalom e gigante, Jacques Theolier.
“Per me è un’emozione fortissima vedere Davide sul podio – ha detto Jacques Theolier – soprattutto dopo l’incidente di questa estate, l’ospedale e tutto quello che ha passato. Sono davvero contentissimo per lui. Non mi sorprende però, perché durante le Nor-Am di Copper Mountain avevo visto che era pronto per un bel piazzamento. Prima della gara avevo detto ai ragazzi che davanti a noi ci sarebbero stati Ligety, Hirscher e forse Fanara. Fanara è saltato e sono arrivati gli italiani. Ma la squadra è forte, adesso bisogna prendere Hirscher perché Ligety in questo momento ha qualcosa in più. A mio avviso ha dei materiali straordinari che solo lui riesce a far andare in quel modo: non si muove mai, è stabilissimo. Altri hanno i suoi stessi sci, ma non riescono a tenerli così fermi. Complimenti all’Italia, comunque”.