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Costazza soddisfatta: “Rivedo finalmente la luce”. I. Curtoni: “Lenta sui piani”
Chiara Costazza ritrova finalmente il sorriso dopo tre anni di sofferenze che cominciarono nel gigante di Aspen del novembre 2008, quando si ruppe il tendine d’achille della gamba sinistra. Dopo una difficile riabilitazione, la ventottenne di Pozza di Fassa è tornata ad affacciarsi a ridosso delal top-15, cogliendo un risultato promettente in vista del proseguo della stagione. “Stiamo lentamente ritrovando la giusta strada – spiega Chiara -, anche se rimango lontana dai migliori. Però in questa occasione era troppo importante fare punti, l’obiettivo è risalire la china un po’ per volta. Ripensando alla gara potevo fare qualcosa di meglio nella seconda manche ma bisogna accontentarsi. Mi porto a casa il risultato che speravo, devo solo ritrovare soltanto ulteriore sicurezza in me stessa e continuare ad allenarmi serenamente”.
Irene Curtoni ha provato ad accelerare nella seconda manche per recuperare terreno senza successo: “Nella prima manche ero abbastanza contenta anche se avrei potuto fare più velocità da metà muro in giù, me ne accorgevo. Nella seconda manche sono partita per rimontare posizioni ma non mi è riuscito. Ho provato a spingere, forse ero solo fuori tempo, nel piano mi sentivo lenta. Adesso ci alleneremo ulteriormente in slalom, non sto sciando male. Devo soltanto andare più veloce”.
Manuela Moelgg analizza con lucidità la mancata qualificazione alla seconda manche. “A questi livelli non si inventa nulla, sapevo che col poco allenamento che sono riuscita a fare in questi mesi sarebbe stato difficile entrare nelle trenta, ma l’importante era rompere il ghiaccio. Adesso spero di allenarmi con continuità, la forma arriverà strada facendo”.
Federica Brignone: “Considerata la condizione in slalom e i pochi giorni di allenamento fra i pali stretti, sono abbastanza soddisfatta. Per 20 centesimi ho mancato la qualificazione alla seconda manche, adesso guardo con fiducia ad Aspen”.
Costazza soddisfatta: “Rivedo finalmente la luce”. I. Curtoni: “Lenta sui piani”
Chiara Costazza ritrova finalmente il sorriso dopo tre anni di sofferenze che cominciarono nel gigante di Aspen del novembre 2008, quando si ruppe il tendine d’achille della gamba sinistra. Dopo una difficile riabilitazione, la ventottenne di Pozza di Fassa è tornata ad affacciarsi a ridosso delal top-15, cogliendo un risultato promettente in vista del proseguo della stagione. “Stiamo lentamente ritrovando la giusta strada – spiega Chiara -, anche se rimango lontana dai migliori. Però in questa occasione era troppo importante fare punti, l’obiettivo è risalire la china un po’ per volta. Ripensando alla gara potevo fare qualcosa di meglio nella seconda manche ma bisogna accontentarsi. Mi porto a casa il risultato che speravo, devo solo ritrovare soltanto ulteriore sicurezza in me stessa e continuare ad allenarmi serenamente”.
Irene Curtoni ha provato ad accelerare nella seconda manche per recuperare terreno senza successo: “Nella prima manche ero abbastanza contenta anche se avrei potuto fare più velocità da metà muro in giù, me ne accorgevo. Nella seconda manche sono partita per rimontare posizioni ma non mi è riuscito. Ho provato a spingere, forse ero solo fuori tempo, nel piano mi sentivo lenta. Adesso ci alleneremo ulteriormente in slalom, non sto sciando male. Devo soltanto andare più veloce”.
Manuela Moelgg analizza con lucidità la mancata qualificazione alla seconda manche. “A questi livelli non si inventa nulla, sapevo che col poco allenamento che sono riuscita a fare in questi mesi sarebbe stato difficile entrare nelle trenta, ma l’importante era rompere il ghiaccio. Adesso spero di allenarmi con continuità, la forma arriverà strada facendo”.
Federica Brignone: “Considerata la condizione in slalom e i pochi giorni di allenamento fra i pali stretti, sono abbastanza soddisfatta. Per 20 centesimi ho mancato la qualificazione alla seconda manche, adesso guardo con fiducia ad Aspen”.