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Simoncelli verso Soelden: “Esserci è già una vittoria”
Centoventisei giorni dopo la caduta durante un allenamento sul ghiacciaio di Les Deu Alpes che gli costò un trauma addominale con piccola perforazione dell’intestino, Davide Simoncelli brucia le tappe del recupero e si presenta regolarmente al via del gigante che si svolgerà domenica 28 ottobre a Soelden. “Credo che il fatto di presentarmi alla gara sia equiparabile ad una vittoria – spiega il poliziotto di Rovereto (Tn) -. Sinceramente dopo quanto mi è accaduto non avevamo minimamente idea di quanto lunga fosse la riabilitazione, ma ho sempre fatto il massimo anche durante la fase successiva all’operazione”.
La condizione non è certamente quella desiderata ma Davide non si scoraggia. “Non sono preparatissimo perchè i giorni di allenamento sugli sci sono appena una quindicina. Settimana scorsa siamo stati a Tignes ma abbiamo trovato neve abbastanza molle. Tuttavia l’importante era ritrovare la pista, vado in Austria con parecchi dubbi ma non è la gara della stagione. E’ giusto provare, se va bene non avrò buttato via niente, se va male avrò un’altro mese per recuperare. Parto dalla certezza di conservare in qualunque caso il primo gruppo di merito a differenza dell’anno scorso, quando partivo con pettorali più alti, è una tranquillità in più che aiuta a mantenermi sereno. Se poi a Soelden andrà male, non mi darò colpe e andrò avanti per la mia strada”.
Simoncelli verso Soelden: “Esserci è già una vittoria”
Centoventisei giorni dopo la caduta durante un allenamento sul ghiacciaio di Les Deu Alpes che gli costò un trauma addominale con piccola perforazione dell’intestino, Davide Simoncelli brucia le tappe del recupero e si presenta regolarmente al via del gigante che si svolgerà domenica 28 ottobre a Soelden. “Credo che il fatto di presentarmi alla gara sia equiparabile ad una vittoria – spiega il poliziotto di Rovereto (Tn) -. Sinceramente dopo quanto mi è accaduto non avevamo minimamente idea di quanto lunga fosse la riabilitazione, ma ho sempre fatto il massimo anche durante la fase successiva all’operazione”.
La condizione non è certamente quella desiderata ma Davide non si scoraggia. “Non sono preparatissimo perchè i giorni di allenamento sugli sci sono appena una quindicina. Settimana scorsa siamo stati a Tignes ma abbiamo trovato neve abbastanza molle. Tuttavia l’importante era ritrovare la pista, vado in Austria con parecchi dubbi ma non è la gara della stagione. E’ giusto provare, se va bene non avrò buttato via niente, se va male avrò un’altro mese per recuperare. Parto dalla certezza di conservare in qualunque caso il primo gruppo di merito a differenza dell’anno scorso, quando partivo con pettorali più alti, è una tranquillità in più che aiuta a mantenermi sereno. Se poi a Soelden andrà male, non mi darò colpe e andrò avanti per la mia strada”.