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Pellegrino e Vuerich campioni italiani nella sprint di Valbondione
Tutto secondo copione, o quasi. Federico Pellegrino, ad un mese dai Mondiali della Val di Fiemme, aggiunge un altro titolo alla sua bacheca; dopo il titolo di Campione del Mondo Under 23 guadagnato pochi gironi fa a Liberec, mette la firma anche sui Campionati Italiani Sprint a tecnica libera disputati a Valbondione. A ruota l’acclamatissimo idolo di casa Renato Pasini che non ha voluto tradire le attese della sua gente che, per il suo prossimo “addio” all’agonismo (previsto per fine stagione), ha organizzato tre giorni di festa, allestendo sia una pista tecnicamente perfetta e all’altezza delle migliori
competizioni, sia i festeggiamenti, coronati dalla sorpresa di giornata: il socio mondiale “Zorro” Zorzi che, pur di onorare la carriera di Renato, ha rinunciato alla Marcialonga.
Anche in campo femminile, pronostici rispettati con una bella prova di Gaia Vuerich che, per la prima volta, porta i Carabinieri sul gradino più alto del podio. Per il neo campione italiano, giovane alfiere delle Fiamme Oro, aostano 22enne, è il primo titolo individuale, a riprova di una forma strepitosa. “Il futuro e il presente dello sci nordico è lui” ha ribadito un emozionato Renato Pasini nel parterre di gara “con lui ho condiviso molto, sono stato suo compagno di stanza e sono contento così”.
Lista partenti di 37 atleti in campo maschile, con una folta rappresentanza dei Gruppi Militari e di 21 atlete in campo femminile, sul tracciato di Casa Corti perfettamente livellato, un piccolo capolavoro – a detta degli esperti- di rimodellamento e innevamento. Percorso maschile, 1, 8 km e femminile di un solo km con una salitella malefica a metà tracciato capace di spezzare ritmo e ato, e rientro con un arrivo spettacolare, perfetto per esaltare la forza esplosiva dello spettacolo, una gioia per il folto pubblico assiepato (oltre duemila persone) a bordo pista, senza contare il mini esercito di cuccioli e baby presenti per disputare la prova di circuito provinciale.
Fuori dai giochi subito Zorro (che ha deluso chi lo sognava duettare contro il suo compagno di avventura mondiale Renato Pasini (“Ormai queste gare non sono più nelle mie corde agonistiche – ha commentato il 40 enne atleta di Cavalese – ma sono felice di essere ritornato qui”), le due semifinali sono state un discorso tra i favoriti del pronostico. Scola, Noeckler, Rigoni, Fabio Pasini, oltre appunto il fratellone Renato e Chicco Pellegrino che ha scelto di risparmiarsi in qualifica, ottimizzando al massimo il minimo sforzo, per poi esplodere letteralmente nella finale, dove la sua supremazia non è stata mai messa in discussione. Renato Pasini ci ha messo tutto il fiato e il cuore che poteva, aiutato dal tifo del pubblico. Terzo gradino del podio per Dietmar Noeckler delle Fiamme Oro, al quarto Fulvio Scola, al quinto Fabio Pasini e inne, sesto Sergio Rigoni.
In quota rosa, oltre la reginetta del ballo Gaia Vuerich, 22 anni e anche lei di Cavalese come Zorzi, il podio è composto da Greta Laurent e Deborah Roncari. Chiudono il sestetto finalista Elisa Brocard, Marina Piller e Stefania Zanon. Fra i presenti il direttore tecncio Silvio Fauner: “Faccio i complimenti all’organizzazione per un campo gara davvero perfetto. La pista di Casa Corti è perfetta per gare di questo tipo, Per la squadra si è trattato di un test importante, questa settimana partiremo per Sochi e poi faremo le valutazioni del caso, ai Mondiali manca ancora un mese, ma le indicazioni che abbiamo tratto da questa gara sono importanti. Non sono momenti facili per il fondo azzurro, dall’83 all’88 registriamo una specie di vuoto generazionale, mentre possiamo contare su atleti più giovani molto promettenti, dallo stesso Pellegrino alla Agreiter che bene hanno fatto ai recenti Mondiali under 23 di Liberec”.
Pellegrino e Vuerich campioni italiani nella sprint di Valbondione
Tutto secondo copione, o quasi. Federico Pellegrino, ad un mese dai Mondiali della Val di Fiemme, aggiunge un altro titolo alla sua bacheca; dopo il titolo di Campione del Mondo Under 23 guadagnato pochi gironi fa a Liberec, mette la firma anche sui Campionati Italiani Sprint a tecnica libera disputati a Valbondione. A ruota l’acclamatissimo idolo di casa Renato Pasini che non ha voluto tradire le attese della sua gente che, per il suo prossimo “addio” all’agonismo (previsto per fine stagione), ha organizzato tre giorni di festa, allestendo sia una pista tecnicamente perfetta e all’altezza delle migliori
competizioni, sia i festeggiamenti, coronati dalla sorpresa di giornata: il socio mondiale “Zorro” Zorzi che, pur di onorare la carriera di Renato, ha rinunciato alla Marcialonga.
Anche in campo femminile, pronostici rispettati con una bella prova di Gaia Vuerich che, per la prima volta, porta i Carabinieri sul gradino più alto del podio. Per il neo campione italiano, giovane alfiere delle Fiamme Oro, aostano 22enne, è il primo titolo individuale, a riprova di una forma strepitosa. “Il futuro e il presente dello sci nordico è lui” ha ribadito un emozionato Renato Pasini nel parterre di gara “con lui ho condiviso molto, sono stato suo compagno di stanza e sono contento così”.
Lista partenti di 37 atleti in campo maschile, con una folta rappresentanza dei Gruppi Militari e di 21 atlete in campo femminile, sul tracciato di Casa Corti perfettamente livellato, un piccolo capolavoro – a detta degli esperti- di rimodellamento e innevamento. Percorso maschile, 1, 8 km e femminile di un solo km con una salitella malefica a metà tracciato capace di spezzare ritmo e ato, e rientro con un arrivo spettacolare, perfetto per esaltare la forza esplosiva dello spettacolo, una gioia per il folto pubblico assiepato (oltre duemila persone) a bordo pista, senza contare il mini esercito di cuccioli e baby presenti per disputare la prova di circuito provinciale.
Fuori dai giochi subito Zorro (che ha deluso chi lo sognava duettare contro il suo compagno di avventura mondiale Renato Pasini (“Ormai queste gare non sono più nelle mie corde agonistiche – ha commentato il 40 enne atleta di Cavalese – ma sono felice di essere ritornato qui”), le due semifinali sono state un discorso tra i favoriti del pronostico. Scola, Noeckler, Rigoni, Fabio Pasini, oltre appunto il fratellone Renato e Chicco Pellegrino che ha scelto di risparmiarsi in qualifica, ottimizzando al massimo il minimo sforzo, per poi esplodere letteralmente nella finale, dove la sua supremazia non è stata mai messa in discussione. Renato Pasini ci ha messo tutto il fiato e il cuore che poteva, aiutato dal tifo del pubblico. Terzo gradino del podio per Dietmar Noeckler delle Fiamme Oro, al quarto Fulvio Scola, al quinto Fabio Pasini e inne, sesto Sergio Rigoni.
In quota rosa, oltre la reginetta del ballo Gaia Vuerich, 22 anni e anche lei di Cavalese come Zorzi, il podio è composto da Greta Laurent e Deborah Roncari. Chiudono il sestetto finalista Elisa Brocard, Marina Piller e Stefania Zanon. Fra i presenti il direttore tecncio Silvio Fauner: “Faccio i complimenti all’organizzazione per un campo gara davvero perfetto. La pista di Casa Corti è perfetta per gare di questo tipo, Per la squadra si è trattato di un test importante, questa settimana partiremo per Sochi e poi faremo le valutazioni del caso, ai Mondiali manca ancora un mese, ma le indicazioni che abbiamo tratto da questa gara sono importanti. Non sono momenti facili per il fondo azzurro, dall’83 all’88 registriamo una specie di vuoto generazionale, mentre possiamo contare su atleti più giovani molto promettenti, dallo stesso Pellegrino alla Agreiter che bene hanno fatto ai recenti Mondiali under 23 di Liberec”.