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Di Centa dice 19: “Una vita da fondista, ma voglio essere ancora protagonista”
Giorgio Di Centa si avvia alla diciannovesima stagione da protagonista della Coppa del mondo di fondo con lo stesso entusiasmo con cui si presentò ai nastri di partenza della 30 km di Santa Caterina Valfurva nel novembre 1993, sua gara d’esordio sul circuito. Da allora sono passati un’infinità di generazioni di fondisti, due ori e un argento olimpico, quattro medaglie iridate fra prove individuali e staffette e ventisei podi in Coppa del mondo (con una vittoria e undici piazzamenti in gare individuali).
“L’inizio della preparazione non era stato dei migliori dopo che a maggio sono stato investito da una macchina che mi ha provocato una borsite e una piccola frattura composta della testa del perone destro – spiega il 40enne campione friulano -. Adesso le condizioni fisiche sono in netto miglioramento, lavoro per arrivare al 100% all’inizio di novembre”. La prossima stagione sarà densa di appuntamenti con il classico Tour de Ski a cavallo delle feste natalizie ma soprattutto i Mondiali in Val di Fiemme. “E’ vero, ma sarà ancora più importante partire bene con i primi appuntamenti del Nord di Gallivare e Kuusamo, un bel risultato aiuterebbe a trovare la giusta fiducia, fondamentale per puntare al vertice”.
Un occhio particolare è rivolto verso quella 50 chilometri in tecnica classica dei Mondiali in Val di Fiemme che rappresenta l’obiettivo fisso della rassegna iridata. “Dopo tanti anni di attività, si fa fatica a rimanere al vertice, per cui occorre allenarsi per obiettivi definiti. Terremo duro fino a Sochi 2014, poi sarà giusto dare spazio ai più giovani. Vedo i miei compagni di squadra particolarmente motivati e smaniosi di rimboccarsi le maniche, il fatto di giocare in casa ci darà ulteriore carica agonistica”.
Di Centa dice 19: “Una vita da fondista, ma voglio essere ancora protagonista”
Giorgio Di Centa si avvia alla diciannovesima stagione da protagonista della Coppa del mondo di fondo con lo stesso entusiasmo con cui si presentò ai nastri di partenza della 30 km di Santa Caterina Valfurva nel novembre 1993, sua gara d’esordio sul circuito. Da allora sono passati un’infinità di generazioni di fondisti, due ori e un argento olimpico, quattro medaglie iridate fra prove individuali e staffette e ventisei podi in Coppa del mondo (con una vittoria e undici piazzamenti in gare individuali).
“L’inizio della preparazione non era stato dei migliori dopo che a maggio sono stato investito da una macchina che mi ha provocato una borsite e una piccola frattura composta della testa del perone destro – spiega il 40enne campione friulano -. Adesso le condizioni fisiche sono in netto miglioramento, lavoro per arrivare al 100% all’inizio di novembre”. La prossima stagione sarà densa di appuntamenti con il classico Tour de Ski a cavallo delle feste natalizie ma soprattutto i Mondiali in Val di Fiemme. “E’ vero, ma sarà ancora più importante partire bene con i primi appuntamenti del Nord di Gallivare e Kuusamo, un bel risultato aiuterebbe a trovare la giusta fiducia, fondamentale per puntare al vertice”.
Un occhio particolare è rivolto verso quella 50 chilometri in tecnica classica dei Mondiali in Val di Fiemme che rappresenta l’obiettivo fisso della rassegna iridata. “Dopo tanti anni di attività, si fa fatica a rimanere al vertice, per cui occorre allenarsi per obiettivi definiti. Terremo duro fino a Sochi 2014, poi sarà giusto dare spazio ai più giovani. Vedo i miei compagni di squadra particolarmente motivati e smaniosi di rimboccarsi le maniche, il fatto di giocare in casa ci darà ulteriore carica agonistica”.