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Fondo, azzurri in Val di Ledro. Riva: “Finalmente al completo”, Stauder: “Lavoriamo in prospettiva”
Settimana di importante raduno atletico per la nazionale di fondo di Coppa del mondo, che sarà a Concei, in Valle di Ledro, da domenica 29 luglio a sabato 4 agosto, ospite dello chalet rifugio “al Faggio”. Il direttore tecnico Silvio Fauner avrà a disposizione l’intera rosa della squadra, compresi gli atleti che nelle ultime settimane erano stati costretti a rallentare la preparazione a causa di alcuni guai fisici. Ecco i loro nomi: Giorgio Di Centa, Fabio Pasini, Roland Clara, David Hofer, Valerio Checchi, Thomas Moriggl, Fulvio Scola, Federico Pellegrino, Marina Piller, Silvi Rupil, Virginia De Martin, Greta Laurent, Veronica Cavallar, Debora Agreiter, Gaia Vuerich ed Elisa Brocard. Gli atleti saranno seguiti come sempre dall’intero staff tecnico composto da Silvio Fauner, Gianfranco Pizio, Alfred Stauder, Paolo Riva e Stefano Saracco per un importante punto della situazione nel pieno della preparazione estiva.
Paolo Riva, tornato nel gruppo di tecnici del fondo nello scorso anno come responsabile del gruppo under 23 dopo sette anni di lontananza in cui aveva ottenuto buoni risultati con la squadra di biathlon, è da questa stagione il responsabile del gruppo maschile. “Finalmente ci presentiamo in Val di Ledro al completo – spiega l’allenatore valdostano -, finora non era mai capitato. Di Centa ha superato il suo infortunio di inizio stagione, qualche cosa ha perduto ma farà in tempo a recuperare e magari alla sua età un breve stop lo può aiutare. Dovrà stare attento a tenere sotto controllo la sua muscolatura, ma ha la l’esperienza per farlo. Hofer ha ricominciato a spingere dopo la frattura del pollice, Clara ha dormito poco in queste settimane per la nascita della seconda figlia ma è già all’altezza della situazione. Dopo tre allenamenti sulla neve e uno a secco, adesso ne facciamo un altro in una località che conosciamo bene, come ad esempio la salita di Tremalzo che abbiamo affrontato in passato e che ci permette di avere dei riscontri cronometrici da confrontare. In Val di Ledro ci metteranno a disposizione delle canoe che potremo utilizzare nel pomeriggio per potenziare braccia e spalle, fattore sicuramente importante per un fondista. Gli atleti sono tutti molto motivati, la voglia di fare allenamento non manca. Come staff dobbiamo portare logicamente qualche variante, ma non è il caso di stravolgere il metodo. Ciò che conta è ottenere il 100% da ognuno di loro. Sarà importante trattare allo stesso modo sia i giovani che i vecchi della squadra. Di Centa focalizzerà la sua concentrazione sulla 50 chilometri, sono sicuro che due-tre giovani hanno le potenzialità per diventare fondisti importanti negli anni a venire. Pellegrino? E’ un uomo sprint ma deve allenarsi per diventare l’ultimo cambio della staffetta, soprattutto adesso che ciascuna frazione si è ridotta da 10 a 7,5 chilometri”.
Ragiona in prospettiva anche Alfred Stauder, responsabile del gruppo femminile dal 2007. “I lavori procedono abbastanza bene – spiega il tecnico altoatesino -. la preparazione è stata impostata con l’obiettivo di fare raggiungere ad ogni atleta il migliore livello nella propri specialità e sappiamo che si tratta di un lavoro che richiederà degli anni. Ci sono molte affinità con il 2007, quando vivemmo un ricambio generazionale più o meno della stessa portata. In quell’anno avevamo Follis e Valbusa che volevano smettere e le convincemmo a continuare, i fatti ci diedero ragione. Non dobbiamo avere fretta, allo stesso tempo dobbiamo essere consapevoli che ospiteremo una rassegna iridata e dobbiamo onorare la nostra presenza sulle piste di casa. L’anno prossimo avremo quattro posti nelle gare sulla distanza e tre nelle prove sprint, in quelle poche gare che ci saranno prima dei Mondiali in Val di Fiemme dovranno dimostrarci di valere una convocazione. Le porte sono aperte anche per le under 23 che dimostreranno di meritarselo. Sappiamo che il livello non è di primissima fascia, cerchiamo di alzare la concorrenza fra le diverse ragazze. Oggi abbiamo una Agreiter che possiede le basi per diventare forte, e pure Cavallar sta raggiungendo buoni livelli, mentre De Martin e Rupil fanno già parte del circuito da qualche anno e devono ancora trovare uno standard di un certo livello. Il nostro è un progetto in prospettiva, anche a livello di tecnici, ognuno deve dare il proprio contributo, mettere passione affinchè le cose possano migliorare”.
Fondo, azzurri in Val di Ledro. Riva: “Finalmente al completo”, Stauder: “Lavoriamo in prospettiva”
Settimana di importante raduno atletico per la nazionale di fondo di Coppa del mondo, che sarà a Concei, in Valle di Ledro, da domenica 29 luglio a sabato 4 agosto, ospite dello chalet rifugio “al Faggio”. Il direttore tecnico Silvio Fauner avrà a disposizione l’intera rosa della squadra, compresi gli atleti che nelle ultime settimane erano stati costretti a rallentare la preparazione a causa di alcuni guai fisici. Ecco i loro nomi: Giorgio Di Centa, Fabio Pasini, Roland Clara, David Hofer, Valerio Checchi, Thomas Moriggl, Fulvio Scola, Federico Pellegrino, Marina Piller, Silvi Rupil, Virginia De Martin, Greta Laurent, Veronica Cavallar, Debora Agreiter, Gaia Vuerich ed Elisa Brocard. Gli atleti saranno seguiti come sempre dall’intero staff tecnico composto da Silvio Fauner, Gianfranco Pizio, Alfred Stauder, Paolo Riva e Stefano Saracco per un importante punto della situazione nel pieno della preparazione estiva.
Paolo Riva, tornato nel gruppo di tecnici del fondo nello scorso anno come responsabile del gruppo under 23 dopo sette anni di lontananza in cui aveva ottenuto buoni risultati con la squadra di biathlon, è da questa stagione il responsabile del gruppo maschile. “Finalmente ci presentiamo in Val di Ledro al completo – spiega l’allenatore valdostano -, finora non era mai capitato. Di Centa ha superato il suo infortunio di inizio stagione, qualche cosa ha perduto ma farà in tempo a recuperare e magari alla sua età un breve stop lo può aiutare. Dovrà stare attento a tenere sotto controllo la sua muscolatura, ma ha la l’esperienza per farlo. Hofer ha ricominciato a spingere dopo la frattura del pollice, Clara ha dormito poco in queste settimane per la nascita della seconda figlia ma è già all’altezza della situazione. Dopo tre allenamenti sulla neve e uno a secco, adesso ne facciamo un altro in una località che conosciamo bene, come ad esempio la salita di Tremalzo che abbiamo affrontato in passato e che ci permette di avere dei riscontri cronometrici da confrontare. In Val di Ledro ci metteranno a disposizione delle canoe che potremo utilizzare nel pomeriggio per potenziare braccia e spalle, fattore sicuramente importante per un fondista. Gli atleti sono tutti molto motivati, la voglia di fare allenamento non manca. Come staff dobbiamo portare logicamente qualche variante, ma non è il caso di stravolgere il metodo. Ciò che conta è ottenere il 100% da ognuno di loro. Sarà importante trattare allo stesso modo sia i giovani che i vecchi della squadra. Di Centa focalizzerà la sua concentrazione sulla 50 chilometri, sono sicuro che due-tre giovani hanno le potenzialità per diventare fondisti importanti negli anni a venire. Pellegrino? E’ un uomo sprint ma deve allenarsi per diventare l’ultimo cambio della staffetta, soprattutto adesso che ciascuna frazione si è ridotta da 10 a 7,5 chilometri”.
Ragiona in prospettiva anche Alfred Stauder, responsabile del gruppo femminile dal 2007. “I lavori procedono abbastanza bene – spiega il tecnico altoatesino -. la preparazione è stata impostata con l’obiettivo di fare raggiungere ad ogni atleta il migliore livello nella propri specialità e sappiamo che si tratta di un lavoro che richiederà degli anni. Ci sono molte affinità con il 2007, quando vivemmo un ricambio generazionale più o meno della stessa portata. In quell’anno avevamo Follis e Valbusa che volevano smettere e le convincemmo a continuare, i fatti ci diedero ragione. Non dobbiamo avere fretta, allo stesso tempo dobbiamo essere consapevoli che ospiteremo una rassegna iridata e dobbiamo onorare la nostra presenza sulle piste di casa. L’anno prossimo avremo quattro posti nelle gare sulla distanza e tre nelle prove sprint, in quelle poche gare che ci saranno prima dei Mondiali in Val di Fiemme dovranno dimostrarci di valere una convocazione. Le porte sono aperte anche per le under 23 che dimostreranno di meritarselo. Sappiamo che il livello non è di primissima fascia, cerchiamo di alzare la concorrenza fra le diverse ragazze. Oggi abbiamo una Agreiter che possiede le basi per diventare forte, e pure Cavallar sta raggiungendo buoni livelli, mentre De Martin e Rupil fanno già parte del circuito da qualche anno e devono ancora trovare uno standard di un certo livello. Il nostro è un progetto in prospettiva, anche a livello di tecnici, ognuno deve dare il proprio contributo, mettere passione affinchè le cose possano migliorare”.