- Home
- A Innerhofer e Razzoli il Premio Fair Play Mecenate
A Innerhofer e Razzoli il Premio Fair Play Mecenate
Christof Innerhofer, iridato in Supergigante, argento in combinata e bronzo in discesa e Giuliano Razzoli, campione olimpico di slalom, riceveranno a Cortona (Ar) nella serata di mercoledì 13 luglio, il Premio Fair Play Mecenate, prestigioso riconoscimento assegnato da una giuria tecnica, non solo per le esaltanti prestazioni degli atleti, ma anche per lealtà, simpatia e promozione di valori positivi, offrendo l’esempio di azioni agonistiche esaltanti ed educative. Il premio, giunto alla sua quindicesima edizione, è stato assegnato quest’anno, oltre che ai due atleti dello sci alpino italiano, anche all’ex campione di ciclismo Francesco Moser, allo storico commissario tecnico della Nazionale di ciclismo Alfredo Martini, al pallavolista Alessandro Fei, all’ex pilota di Formula Uno, Riccardo Patrese, al pugile Roberto Cammarelle, all’atleta paralimpico Fabrizio Macchi, al presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, all’ex calciatore Stefano Borgonovo, e all’ex cestista Carlton Mayers.
Ecco le motivazioni che hanno spinto Christof Innerhofer a guadagnarsi il premio: “Una vita dedicata allo sci e che gli ha regalato grandi soddisfazioni. Le ultime proprio ai Mondiali 2011 di Garmisch Partenkirchen dove ha scritto un nuovo capitolo della storia dello sci italiano vincendo tre medaglie: l’oro del super-g, un bronzo nella discesa e l’argento nella supercombinata”. Ecco invece le motivazioni che hanno spinto la giuria a consegnare il premio a Razzoli: “Sciatore alpino italiano specialista dello slalom speciale nel quale è campione olimpico in carica. Nell’ambiente del Circo bianco è soprannominato “Razzo”. Il 6 gennaio 2009 ha conquistato a Zagabria il primo podio in carriera, un terzo posto nello slalom. Nel 2010 ha ottenuto nella medesima località la prima vittoria in carriera. Il 27 febbraio successivo si è laureato campione a Vancouver 2010 in slalom. Con questo risultato l’alloro di campione olimpico in slalom è tornato in Italia ventidue anni dopo l’oro di Alberto Tomba a Calgary 1988; inoltre ha messo fine al digiuno del settore maschile della nazionale azzurra nella rassegna a cinque cerchi”.
A Innerhofer e Razzoli il Premio Fair Play Mecenate
Christof Innerhofer, iridato in Supergigante, argento in combinata e bronzo in discesa e Giuliano Razzoli, campione olimpico di slalom, riceveranno a Cortona (Ar) nella serata di mercoledì 13 luglio, il Premio Fair Play Mecenate, prestigioso riconoscimento assegnato da una giuria tecnica, non solo per le esaltanti prestazioni degli atleti, ma anche per lealtà, simpatia e promozione di valori positivi, offrendo l’esempio di azioni agonistiche esaltanti ed educative. Il premio, giunto alla sua quindicesima edizione, è stato assegnato quest’anno, oltre che ai due atleti dello sci alpino italiano, anche all’ex campione di ciclismo Francesco Moser, allo storico commissario tecnico della Nazionale di ciclismo Alfredo Martini, al pallavolista Alessandro Fei, all’ex pilota di Formula Uno, Riccardo Patrese, al pugile Roberto Cammarelle, all’atleta paralimpico Fabrizio Macchi, al presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, all’ex calciatore Stefano Borgonovo, e all’ex cestista Carlton Mayers.
Ecco le motivazioni che hanno spinto Christof Innerhofer a guadagnarsi il premio: “Una vita dedicata allo sci e che gli ha regalato grandi soddisfazioni. Le ultime proprio ai Mondiali 2011 di Garmisch Partenkirchen dove ha scritto un nuovo capitolo della storia dello sci italiano vincendo tre medaglie: l’oro del super-g, un bronzo nella discesa e l’argento nella supercombinata”. Ecco invece le motivazioni che hanno spinto la giuria a consegnare il premio a Razzoli: “Sciatore alpino italiano specialista dello slalom speciale nel quale è campione olimpico in carica. Nell’ambiente del Circo bianco è soprannominato “Razzo”. Il 6 gennaio 2009 ha conquistato a Zagabria il primo podio in carriera, un terzo posto nello slalom. Nel 2010 ha ottenuto nella medesima località la prima vittoria in carriera. Il 27 febbraio successivo si è laureato campione a Vancouver 2010 in slalom. Con questo risultato l’alloro di campione olimpico in slalom è tornato in Italia ventidue anni dopo l’oro di Alberto Tomba a Calgary 1988; inoltre ha messo fine al digiuno del settore maschile della nazionale azzurra nella rassegna a cinque cerchi”.