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Il settebello dei pali stretti a Madesimo. Theolier: “Più forti dell’anno scorso”
Un bel sole ha accolto gli slalomisti azzurri, impegnati nella rifinitura sulle piste di Madesimo in vista dell’esordio in Coppa del mondo a Levi del prossimo 14 novembre. Gli iscritti alla gara finlandese (prima manche alle ore 10, seconda manche alle ore 13 con diretta televisiva su Raisport+ e Eurosport) sono sette: Giuliano Razzoli, Manfred Moelgg, Cristian Deville, Patrick Thaler, Riccardo Tonetti, Stefano Gross e Giovanni Borsotti. Il settebello italiano si sta cimentando in numerose manches di allenamento disegnate dal tecnico Jacques Theolier, che ricreano le stesse condizioni di gara del pendio posto oltre il Circolo Polare Artico.
“In questi giorni stiamo lavorando su percorsi molto lunghi, circa 65 porte – conferma l’allenatore transalpino -. Siamo sereni, i ragazzi hanno lavorato bene sia in Argentina sia quando sono tornati in Europa. Fatte le debite proporzioni con la passata stagione, siamo più avanti in termini di condizione, perchè andiamo forte sia sul piano che sul ripido”. E Levi presenta proprio una prima parte particolarmente filante, a cui segue un cambiamento di pendenza. “Arrivare veloci sul muro significherà avere una maggiore velocità d’ingresso, sarà in quel punto che si deciderà la gara”.
Il settebello dei pali stretti a Madesimo. Theolier: “Più forti dell’anno scorso”
Un bel sole ha accolto gli slalomisti azzurri, impegnati nella rifinitura sulle piste di Madesimo in vista dell’esordio in Coppa del mondo a Levi del prossimo 14 novembre. Gli iscritti alla gara finlandese (prima manche alle ore 10, seconda manche alle ore 13 con diretta televisiva su Raisport+ e Eurosport) sono sette: Giuliano Razzoli, Manfred Moelgg, Cristian Deville, Patrick Thaler, Riccardo Tonetti, Stefano Gross e Giovanni Borsotti. Il settebello italiano si sta cimentando in numerose manches di allenamento disegnate dal tecnico Jacques Theolier, che ricreano le stesse condizioni di gara del pendio posto oltre il Circolo Polare Artico.
“In questi giorni stiamo lavorando su percorsi molto lunghi, circa 65 porte – conferma l’allenatore transalpino -. Siamo sereni, i ragazzi hanno lavorato bene sia in Argentina sia quando sono tornati in Europa. Fatte le debite proporzioni con la passata stagione, siamo più avanti in termini di condizione, perchè andiamo forte sia sul piano che sul ripido”. E Levi presenta proprio una prima parte particolarmente filante, a cui segue un cambiamento di pendenza. “Arrivare veloci sul muro significherà avere una maggiore velocità d’ingresso, sarà in quel punto che si deciderà la gara”.