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Demetz: “Simona vive tra noi”
“Credo che in questi giorni sia successo qualcosa di incredibile!”. Lisa Demetz stenta a raccontare le emozioni vissute nella gara di Hinterzarten che la consegna alla storia degli sport invernali italiani. Il terzo posto dal trampolino tedesco racconta una storia incredibile,che arriva proprio nel giorno del primo anniversario della scomparsa di Simona Senoner, promessa del movimento italiano che morì il 7 gennaio 2011 durante una trasferta della squadra azzurra. “Mi viene da ridere e da piangere allo stesso tempo – spiega la quasi ventitreenne altoatesina dell’Esercito -. Noi abbiamo sempre pensato che Simona vive in mezzo a noi ogni giorno e ce ne ha dato una prova. Prima ha fatto sì dal cielo che la gara, inizialmente programmata per venerdì, sia stata posticipata a sabato. Poi, dopo la prima serie, ha pensato bene di far aumentare il vento, in modo che venisse ufficiliazzata questa classifica. Credo sia stata lei a farmi volare, la ringrazio”.
Emozionato pure Ivo Petrtile, direttore tecnico del salto speciale. “Lisa evidentemente è la ragazza della prima volta – racconta -. Quattro anni fa vinse la prima medaglia della storia del movimento femminile, adesso diventa la prima azzurra a salire sul podio in Coppa del mondo. Credo che il suo piazzamento sia la dimostrazione della forza di questo gruppo, che possiede ragazze splendide e allenatori molto preparati, che mette in mostra saltatrici forti, come dimostrano i recenti risultati della Runggaldier e la crescita della Insam e D’Agostina. E poi ci mettiamo la gioia di ricordare Simona in una giornata triste come questa, il nostro podio è tutto per lei”.
Demetz: “Simona vive tra noi”
“Credo che in questi giorni sia successo qualcosa di incredibile!”. Lisa Demetz stenta a raccontare le emozioni vissute nella gara di Hinterzarten che la consegna alla storia degli sport invernali italiani. Il terzo posto dal trampolino tedesco racconta una storia incredibile,che arriva proprio nel giorno del primo anniversario della scomparsa di Simona Senoner, promessa del movimento italiano che morì il 7 gennaio 2011 durante una trasferta della squadra azzurra. “Mi viene da ridere e da piangere allo stesso tempo – spiega la quasi ventitreenne altoatesina dell’Esercito -. Noi abbiamo sempre pensato che Simona vive in mezzo a noi ogni giorno e ce ne ha dato una prova. Prima ha fatto sì dal cielo che la gara, inizialmente programmata per venerdì, sia stata posticipata a sabato. Poi, dopo la prima serie, ha pensato bene di far aumentare il vento, in modo che venisse ufficiliazzata questa classifica. Credo sia stata lei a farmi volare, la ringrazio”.
Emozionato pure Ivo Petrtile, direttore tecnico del salto speciale. “Lisa evidentemente è la ragazza della prima volta – racconta -. Quattro anni fa vinse la prima medaglia della storia del movimento femminile, adesso diventa la prima azzurra a salire sul podio in Coppa del mondo. Credo che il suo piazzamento sia la dimostrazione della forza di questo gruppo, che possiede ragazze splendide e allenatori molto preparati, che mette in mostra saltatrici forti, come dimostrano i recenti risultati della Runggaldier e la crescita della Insam e D’Agostina. E poi ci mettiamo la gioia di ricordare Simona in una giornata triste come questa, il nostro podio è tutto per lei”.