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Margaglio: “Che gusto quando si arriva al risultato”. Il ds Oioli: “Lei può pensare anche di vincere”
“Sono davvero contentissima – dice Valentina Margaglio, appena scesa dal podio delle premiazioni -, ho ascoltato i tecnici e nella seconda run ho pensato solo alla mia discesa. Sono riuscita a fare delle belle linee. Mentre aspettavo il risultato ho notato che da metà in poi tutte perdevano rispetto a me e non mi spiegavo come mai. Poi ho cominciato a capire. Non ho spinto fortissimo, in realtà, perché mi porto dietro ancora qualche conseguenza dell’infortunio al piede che ho subito nella preolimpica”.
“Dopo la prima manche le prime dieci erano tutte molto vicine – prosegue Margaglio – e qusto fa capire come sia salito il livello nelle gare femminili. E’ più difficile arrivare al risultato, però c’è più gusto quando ci si riesce”.
“Non sono abituata a vincere – Valentina analizza la sua carriera -, faccio molta meno fatica a recuperare quando sono un po’ più indietro nella prima manche. Questo è un aspetto su cui dovrò lavorare. però sento di aver fatto molti passi avanti. Una volta, facevo un errore e me lo trascinavo dietro per tantissime curve. Ora ho imparato un po’ a fregarmene e le cose vanno molto meglio. Il lavoro fatto quest’anno è stato davvero tanto: sono due mesi che non torno a casa e ora sono davvero felicissima. Questo risultato e deciato a tutto lo skeleton italiano e un po’ anche al bob: spero di dare a tutti motivazione”.
Il direttore sportivo Maurizio Oioli è il tecnico che ha seguito tutta la crescita agonistica di Valentina Margaglio. “Ha avuto una crescita sempre costante – commenta Oioli -, dovuta al grande lavoro fatto ogni anno. Ha sempre avuto delle doti naturali di spinta eccezionali, ora però sta crescendo anche nella guida. Margaglio e Nikitina sono le due skeletoniste migliori del circuito, in questo momento. Valentina deve solo togliere qualche errore ancora”.
“Il lavoro fatto quest’anno per recuperarla è stato faticoso, intenso, ma ha dato i suoi frutti. Dopo l’infortunio, Valentina è partita seriamente solo a settembre, ma non ci siamo mai fermati. Già la scorsa settimana aveva dato dei segnali ed oggi è arrivato questo risultato che ripaga di tutto. Per il futuro, certamente sulle piste più tecniche, dove conta molto la guida, non è ancora al livello delle migliori, ma ha fatto comunque progressi: lei può pensare anche di vincere”.
Margaglio: “Che gusto quando si arriva al risultato”. Il ds Oioli: “Lei può pensare anche di vincere”
“Sono davvero contentissima – dice Valentina Margaglio, appena scesa dal podio delle premiazioni -, ho ascoltato i tecnici e nella seconda run ho pensato solo alla mia discesa. Sono riuscita a fare delle belle linee. Mentre aspettavo il risultato ho notato che da metà in poi tutte perdevano rispetto a me e non mi spiegavo come mai. Poi ho cominciato a capire. Non ho spinto fortissimo, in realtà, perché mi porto dietro ancora qualche conseguenza dell’infortunio al piede che ho subito nella preolimpica”.
“Dopo la prima manche le prime dieci erano tutte molto vicine – prosegue Margaglio – e qusto fa capire come sia salito il livello nelle gare femminili. E’ più difficile arrivare al risultato, però c’è più gusto quando ci si riesce”.
“Non sono abituata a vincere – Valentina analizza la sua carriera -, faccio molta meno fatica a recuperare quando sono un po’ più indietro nella prima manche. Questo è un aspetto su cui dovrò lavorare. però sento di aver fatto molti passi avanti. Una volta, facevo un errore e me lo trascinavo dietro per tantissime curve. Ora ho imparato un po’ a fregarmene e le cose vanno molto meglio. Il lavoro fatto quest’anno è stato davvero tanto: sono due mesi che non torno a casa e ora sono davvero felicissima. Questo risultato e deciato a tutto lo skeleton italiano e un po’ anche al bob: spero di dare a tutti motivazione”.
Il direttore sportivo Maurizio Oioli è il tecnico che ha seguito tutta la crescita agonistica di Valentina Margaglio. “Ha avuto una crescita sempre costante – commenta Oioli -, dovuta al grande lavoro fatto ogni anno. Ha sempre avuto delle doti naturali di spinta eccezionali, ora però sta crescendo anche nella guida. Margaglio e Nikitina sono le due skeletoniste migliori del circuito, in questo momento. Valentina deve solo togliere qualche errore ancora”.
“Il lavoro fatto quest’anno per recuperarla è stato faticoso, intenso, ma ha dato i suoi frutti. Dopo l’infortunio, Valentina è partita seriamente solo a settembre, ma non ci siamo mai fermati. Già la scorsa settimana aveva dato dei segnali ed oggi è arrivato questo risultato che ripaga di tutto. Per il futuro, certamente sulle piste più tecniche, dove conta molto la guida, non è ancora al livello delle migliori, ma ha fatto comunque progressi: lei può pensare anche di vincere”.