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Bagnis. “Mi sono adattato a queste condizioni meglio degli altri, spero sia un punto di partenza”
Amedeo Bagnis si gode il momento di gloria con grande tranquillità. Il primo successo di un italiano nella Coppa del mondo di skeleton, avvenuto sulla poista forse più affascinante del circuito come St. Moritz, catapulta il venticinquenne piemontese di Casale Monferrato, tesserato per il Centro Sportivo Esercito, al quarto posto della classifica generale con 697 punti, preceduto dal coreano Seunggi Jung con 827, dal tedesco Christopher Grotheere dal britannico Matt Weston con 771. “Ero abbastanza tranquillo in partenza – spiega -. Sapevo di avere un bel risultato fra le mani perchè le prove dei giorni scorsi erano andate bene, mi è venuta solo un po’ di ansia che sono riuscito a controllare. La pista di St. Moritz è bella e particolare, il mio punto forte è lo spirito di adattamento. Questo tracciato è naturale, per cui ogni anno cambia e non è come scendere sui tracciati permanenti, sobnio riuscita a capirne i cambiamenti in anticipo rispetto agli avversari, perchè l’ho trovata abbastanza diversa rispetto alla gare del mondiale che mi regalò l’argento. Sicuramente questa vittoria è un punto di partenza, l’obiettivo che mi ero prefissato ad inizio stagione era un buon piazzamento nella classifica generale, e il primo podio in coppa. Sono già andato meglio rispetto alle aspettative, adesso mancano quattro gare alla conclusione, bisogna continuare su questa strada. Peccato avere fallito nella tappa d’apertura in Cina dove sono finito tredicesimo, i prossimi appuntamenti sono previsti a Lillehammer e Sigulda, che i piacciono, poi si va in America dove non sono mai riuscito a correre. Partirò come outsider, spero di fare bene anche lì. Dedico il podio alla mia fidanzata Lucia, che non è potuta essere qui insieme a me”.
Bagnis. “Mi sono adattato a queste condizioni meglio degli altri, spero sia un punto di partenza”
Amedeo Bagnis si gode il momento di gloria con grande tranquillità. Il primo successo di un italiano nella Coppa del mondo di skeleton, avvenuto sulla poista forse più affascinante del circuito come St. Moritz, catapulta il venticinquenne piemontese di Casale Monferrato, tesserato per il Centro Sportivo Esercito, al quarto posto della classifica generale con 697 punti, preceduto dal coreano Seunggi Jung con 827, dal tedesco Christopher Grotheere dal britannico Matt Weston con 771. “Ero abbastanza tranquillo in partenza – spiega -. Sapevo di avere un bel risultato fra le mani perchè le prove dei giorni scorsi erano andate bene, mi è venuta solo un po’ di ansia che sono riuscito a controllare. La pista di St. Moritz è bella e particolare, il mio punto forte è lo spirito di adattamento. Questo tracciato è naturale, per cui ogni anno cambia e non è come scendere sui tracciati permanenti, sobnio riuscita a capirne i cambiamenti in anticipo rispetto agli avversari, perchè l’ho trovata abbastanza diversa rispetto alla gare del mondiale che mi regalò l’argento. Sicuramente questa vittoria è un punto di partenza, l’obiettivo che mi ero prefissato ad inizio stagione era un buon piazzamento nella classifica generale, e il primo podio in coppa. Sono già andato meglio rispetto alle aspettative, adesso mancano quattro gare alla conclusione, bisogna continuare su questa strada. Peccato avere fallito nella tappa d’apertura in Cina dove sono finito tredicesimo, i prossimi appuntamenti sono previsti a Lillehammer e Sigulda, che i piacciono, poi si va in America dove non sono mai riuscito a correre. Partirò come outsider, spero di fare bene anche lì. Dedico il podio alla mia fidanzata Lucia, che non è potuta essere qui insieme a me”.