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Brignone: “Non sono riuscita ad adattarmi a questo tipo di neve”. Goggia: “Mi è piaciuto l’approccio”
Le parole a fine gara di Federica Brignone, sesta nel gigante femminile di Killington: “Ho fatto un po’ fatica ad adattarmi a questo tipo di neve, nella prima manche sono scesa un po’ con il freno a mano, poi ho cercato di darmi una scossa, ma non sono riuscita a essere padrona di quello che stavo facendo. A ingresso muro mi sono pure bloccata e anche sotto mi sono schiacciata, non so nemmeno come ho fatto a tagliare il traguardo. Non sono per niente soddisfatta di come ho sciato, facciamoci andare questo piazzamento”.
Sofia Goggia, nona: “Sono contenta perchè era tanto tempo che non arrivavo così davanti in classifica in gigante, sono ancora più contenta dell’atteggiamento con cui approccio alle gare, perchè mi sento più padrona del gesto tecnico in questa disciplina, non ho più i timori strani delle passate stagioni, quando arrivavo al cancelletto e mi sentivo disorientata. Sono felice perchè divento trentacinquesima nella start list, ma mancando cinque atlete già presenti nella trenta, entro nel secondo gruppo e da settimana prossima nei due giganti di Mont Tremblant, potrò partire a ridosso delle quindici per il fatto di avere più di 500 punti nella overall”.
Brignone: “Non sono riuscita ad adattarmi a questo tipo di neve”. Goggia: “Mi è piaciuto l’approccio”
Le parole a fine gara di Federica Brignone, sesta nel gigante femminile di Killington: “Ho fatto un po’ fatica ad adattarmi a questo tipo di neve, nella prima manche sono scesa un po’ con il freno a mano, poi ho cercato di darmi una scossa, ma non sono riuscita a essere padrona di quello che stavo facendo. A ingresso muro mi sono pure bloccata e anche sotto mi sono schiacciata, non so nemmeno come ho fatto a tagliare il traguardo. Non sono per niente soddisfatta di come ho sciato, facciamoci andare questo piazzamento”.
Sofia Goggia, nona: “Sono contenta perchè era tanto tempo che non arrivavo così davanti in classifica in gigante, sono ancora più contenta dell’atteggiamento con cui approccio alle gare, perchè mi sento più padrona del gesto tecnico in questa disciplina, non ho più i timori strani delle passate stagioni, quando arrivavo al cancelletto e mi sentivo disorientata. Sono felice perchè divento trentacinquesima nella start list, ma mancando cinque atlete già presenti nella trenta, entro nel secondo gruppo e da settimana prossima nei due giganti di Mont Tremblant, potrò partire a ridosso delle quindici per il fatto di avere più di 500 punti nella overall”.