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Costazza: “Un settimo posto che vale quasi come un podio”. Plancker: “La squadra comincia a credere nei propri mezzi”
Torna a respirare aria d’alta classifica Chiara Costazza sulla pista che le ha regalato nel 2007 la gioia più grande della carriera. La poliziotta di Pozza di Fassa ha colto un settimo posto che vale come una seria ipoteca in vista dello slalom olimpico di Sochi, ma sopratutto ha ritrovato sicurezza nei propri mezzi. “Lienz è una pista troppo bella, mi trovo veramente bene – spiega -. A dire la verità, dopo le due gare altamente negative di Levi e Courchevel, sentivo molto la prima manche e dopo il decimo posto di metà gara mi sono sciolta. Nella seconda non avevo nulla da perdere, questo piazzamento fa bene al cuore e alla testa, mi fa credere ancora nelle mie possibilità. Vale quasi come un podio. Ringrazio tutti quelli che mi hanno dato fiducia in questi anni. Da qui alel Olimpiadi rimangono tre gare per crescere ulteriormente: Bormio, Flachau e Maribor sono tre buone occasioni per dare ulteriori segnali”.
Raimund Plancker, direttore tecnico, fa il punto del weekend austriaco: “Abbiamo disputato un gigante estremamente positivo che ha visto un grosso risultato di squadra. L’unico rammarico è stato mancare il podio nonostante avessimo atlete così competitive. La squadra sta prendendo fiducia, le ragazze si tirano una con l’altra, quasi non ci voleva lo stop di un mese prima di Maribor, dovremo essere bravi in questo periodo a mantenere alta la concentrazione. Lo slalom è stato molto difficile per le condizioni meteo con caldo, pioggia e nebbia che hanno impedito a mmolte delle nostre che partivano con pettorali altissimi di qualificarsi alla seconda manche. Costazza è stata molto brava, mi spiace per la Azzola che avrebbe meritato un buon piazzamento per la grinta che ci ha messo”.
Costazza: “Un settimo posto che vale quasi come un podio”. Plancker: “La squadra comincia a credere nei propri mezzi”
Torna a respirare aria d’alta classifica Chiara Costazza sulla pista che le ha regalato nel 2007 la gioia più grande della carriera. La poliziotta di Pozza di Fassa ha colto un settimo posto che vale come una seria ipoteca in vista dello slalom olimpico di Sochi, ma sopratutto ha ritrovato sicurezza nei propri mezzi. “Lienz è una pista troppo bella, mi trovo veramente bene – spiega -. A dire la verità, dopo le due gare altamente negative di Levi e Courchevel, sentivo molto la prima manche e dopo il decimo posto di metà gara mi sono sciolta. Nella seconda non avevo nulla da perdere, questo piazzamento fa bene al cuore e alla testa, mi fa credere ancora nelle mie possibilità. Vale quasi come un podio. Ringrazio tutti quelli che mi hanno dato fiducia in questi anni. Da qui alel Olimpiadi rimangono tre gare per crescere ulteriormente: Bormio, Flachau e Maribor sono tre buone occasioni per dare ulteriori segnali”.
Raimund Plancker, direttore tecnico, fa il punto del weekend austriaco: “Abbiamo disputato un gigante estremamente positivo che ha visto un grosso risultato di squadra. L’unico rammarico è stato mancare il podio nonostante avessimo atlete così competitive. La squadra sta prendendo fiducia, le ragazze si tirano una con l’altra, quasi non ci voleva lo stop di un mese prima di Maribor, dovremo essere bravi in questo periodo a mantenere alta la concentrazione. Lo slalom è stato molto difficile per le condizioni meteo con caldo, pioggia e nebbia che hanno impedito a mmolte delle nostre che partivano con pettorali altissimi di qualificarsi alla seconda manche. Costazza è stata molto brava, mi spiace per la Azzola che avrebbe meritato un buon piazzamento per la grinta che ci ha messo”.