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Curtaz: “Ci brucia un po’ per il podio mancato, ma l’Italia c’è”
“E’ un buon inizio per l’Italia” – dice il direttore tecnico del biathlon Fabrizio Curtaz – “perché abbiamo lottato fino all’ultimo con le nazioni migliori e oggi le condizioni non erano facili, soprattutto nel tiro in piedi dell’ultima frazione: c’era davvero molto vento ed era difficilissimo andare a bersaglio”.
Queste le parole a caldo che arrivano dall staff azzurro, dopo il podio mancato ad Oestersund. “Ci brucia un po’ il mento per quel podio che si poteva prendere” – prosegue Curtaz – “ma questa è la staffetta e non bisogna recriminare. Abbiamo Russia e Germania alle spalle e per noi questo quarto posto vale un podio. Sono almeno 10 le nazioni che possono schierare due maschi buoni e due femmine buone e giocarsi i primi posti nella staffetta mista. Noi cominciamo con un quarto posto e siamo molto soddisfatti”.
Bene Lukas Hofer, con una frazione in recupero, bene le donne, purtroppo la croce tocca a Dominik Windisch: “E’ ovvio” – prosegue Curtaz – “che chi fa due giri abbia il morale sotto i tacchi, ma non bisogna drammatizzare: nella staffetta ci sta. Complessivamente dobbiamo valutare la prova di squadra ed è molto buona”.
“Per quanto riguarda i singoli, Hofer ha fatto quello che doveva, Oberhofer e Wierer hanno ricominciato da dove avevano smesso lo scorso anno. Direi che l’Italia c’è”.
Curtaz: “Ci brucia un po’ per il podio mancato, ma l’Italia c’è”
“E’ un buon inizio per l’Italia” – dice il direttore tecnico del biathlon Fabrizio Curtaz – “perché abbiamo lottato fino all’ultimo con le nazioni migliori e oggi le condizioni non erano facili, soprattutto nel tiro in piedi dell’ultima frazione: c’era davvero molto vento ed era difficilissimo andare a bersaglio”.
Queste le parole a caldo che arrivano dall staff azzurro, dopo il podio mancato ad Oestersund. “Ci brucia un po’ il mento per quel podio che si poteva prendere” – prosegue Curtaz – “ma questa è la staffetta e non bisogna recriminare. Abbiamo Russia e Germania alle spalle e per noi questo quarto posto vale un podio. Sono almeno 10 le nazioni che possono schierare due maschi buoni e due femmine buone e giocarsi i primi posti nella staffetta mista. Noi cominciamo con un quarto posto e siamo molto soddisfatti”.
Bene Lukas Hofer, con una frazione in recupero, bene le donne, purtroppo la croce tocca a Dominik Windisch: “E’ ovvio” – prosegue Curtaz – “che chi fa due giri abbia il morale sotto i tacchi, ma non bisogna drammatizzare: nella staffetta ci sta. Complessivamente dobbiamo valutare la prova di squadra ed è molto buona”.
“Per quanto riguarda i singoli, Hofer ha fatto quello che doveva, Oberhofer e Wierer hanno ricominciato da dove avevano smesso lo scorso anno. Direi che l’Italia c’è”.