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FIS MASTER CUP, Megeve 31 gennaio, 1 e 2 febbraio 2014
Come a Serre Chevalier tre giorni di gare, SuperG, Slalom e Gigante. Meno numerosi gli Italiani, ma fra i migliori.
Venerdì SuperG, mantiene il vertice Silvia Giacosa, seconda assoluta; conquistano il podio di categoria Marina Capretta e Margherita Sabadin; Gruppo B, Corrado Canonico, terzo dell’assoluta, unico italiano sul podio. Gruppo A, 60 i partenti, è mancato il miglior tempo ma ci sono tre Italiani nei primi quattro dell’assoluta nell’ordine: Franco Pittino, Stefano Roma e Alfredo Gualla, per Stefano e Alfredo è un’altra vittoria di categoria.
Sabato slalom, interrompe la serie Silvia Giacosa, deve accontentarsi di un sesto posto, precede Daniela Vettorato, uniche italiane nelle dieci dell’assoluta, purtroppo fuori dal podio di categoria. Gruppo B, giornata nera anche qui, ingiustamente squalificato Corrado Canonico, in slalom è permesso fare le porte al contrario e fuori Gianluca Porta e Gianfredo Puca. Vincono la categoria Alberto Corsi e Giovanni Carello, come il solito direi, perché troppo netta, è la loro superiorità. Da segnalare che Elio Colarelli ha trovato un competitore, al momento lo relega al secondo posto, un grosso incitamento a Elio, in bocca al lupo per le prossime gare. Si conferma sul podio Curzio Castelli, terzo posto. Gruppo A, nuovamente al vertice massimo Stefano Roma autore del miglior tempo con più di 2 secondi, bene anche Franco Pittino, sesto assoluto e secondo di categoria.
Domenica gigante, il meteo della giornata è “orribile” e questo spiega i molti non partiti, non così il risultato con il ritorno di Silvia, un bellissimo secondo posto, supera la russa Liubov sua diretta avversaria di categoria, ma per l’assoluta deve arrendersi all’austriaca Anita. Altre due italiane nelle 10 dell’assoluta, Marina Capretta e Roberta Barbieri, rispettivamente sesta e settima. Nel Gruppo B, tre Italiani nei primi 10 dell’assoluta, sono Corrado Canonico, Paolo Cappellato e Giancarlo Veritti, sesto, settimo e ottavo su 62 partenti, da segnalare la bellissima vittoria di categoria di Giancarlo Veritti; dopo due terzi, ecco il secondo posto di Curzio Castelli e nuovamente sul podio Nadir de Rocco, così come Gianfredo Puca. Sempre primi Corsi e Carello ed Elio Colarelli, per la prima volta nel week end. Sono i giovani del Gruppo A che ci danno le maggiori soddisfazioni, come in SuperG anche nel gigante tre Italiani nei primi quattro dell’assoluta, nell’ordine Franco Pittino, Stefano Roma e Alessandro Fabbri, con l’aggiunta di Alfredo Gualla al nono. Per Stefano è la seconda vittoria di categoria, questa volta con al fianco Alessandro Fabbri; tre volte secondo di categoria su tre gare Franco Pittino non scende mai dal podio e poi un bel secondo per Alfredo Gualla. Non riesco ad evitare una considerazione, quando sono presenti tanti iscritti in una tre giorni di gare dovrebbe essere “obbligatorio” dividere le piste di gara; se ci chiediamo i perché del gradimento di Piancavallo come non ricordare che sempre ci sono state piste per il Gruppo A e in contemporanea per B e C. Una località quale Megeve dovrebbe fare altrettanto, lo ha fatto in occasione dei mondiali perché non mantenere le cose “belle”. La concorrenza fra località e tipologia di gara sarà sempre più accentuata, ci sono e ci saranno in maggior misura sempre più gare, se la FIS vuole mantenere il suo appeal dovrà trovare il modo di selezionare le località e magari limitarle alle migliori.
FIS MASTER CUP, Megeve 31 gennaio, 1 e 2 febbraio 2014
Come a Serre Chevalier tre giorni di gare, SuperG, Slalom e Gigante. Meno numerosi gli Italiani, ma fra i migliori.
Venerdì SuperG, mantiene il vertice Silvia Giacosa, seconda assoluta; conquistano il podio di categoria Marina Capretta e Margherita Sabadin; Gruppo B, Corrado Canonico, terzo dell’assoluta, unico italiano sul podio. Gruppo A, 60 i partenti, è mancato il miglior tempo ma ci sono tre Italiani nei primi quattro dell’assoluta nell’ordine: Franco Pittino, Stefano Roma e Alfredo Gualla, per Stefano e Alfredo è un’altra vittoria di categoria.
Sabato slalom, interrompe la serie Silvia Giacosa, deve accontentarsi di un sesto posto, precede Daniela Vettorato, uniche italiane nelle dieci dell’assoluta, purtroppo fuori dal podio di categoria. Gruppo B, giornata nera anche qui, ingiustamente squalificato Corrado Canonico, in slalom è permesso fare le porte al contrario e fuori Gianluca Porta e Gianfredo Puca. Vincono la categoria Alberto Corsi e Giovanni Carello, come il solito direi, perché troppo netta, è la loro superiorità. Da segnalare che Elio Colarelli ha trovato un competitore, al momento lo relega al secondo posto, un grosso incitamento a Elio, in bocca al lupo per le prossime gare. Si conferma sul podio Curzio Castelli, terzo posto. Gruppo A, nuovamente al vertice massimo Stefano Roma autore del miglior tempo con più di 2 secondi, bene anche Franco Pittino, sesto assoluto e secondo di categoria.
Domenica gigante, il meteo della giornata è “orribile” e questo spiega i molti non partiti, non così il risultato con il ritorno di Silvia, un bellissimo secondo posto, supera la russa Liubov sua diretta avversaria di categoria, ma per l’assoluta deve arrendersi all’austriaca Anita. Altre due italiane nelle 10 dell’assoluta, Marina Capretta e Roberta Barbieri, rispettivamente sesta e settima. Nel Gruppo B, tre Italiani nei primi 10 dell’assoluta, sono Corrado Canonico, Paolo Cappellato e Giancarlo Veritti, sesto, settimo e ottavo su 62 partenti, da segnalare la bellissima vittoria di categoria di Giancarlo Veritti; dopo due terzi, ecco il secondo posto di Curzio Castelli e nuovamente sul podio Nadir de Rocco, così come Gianfredo Puca. Sempre primi Corsi e Carello ed Elio Colarelli, per la prima volta nel week end. Sono i giovani del Gruppo A che ci danno le maggiori soddisfazioni, come in SuperG anche nel gigante tre Italiani nei primi quattro dell’assoluta, nell’ordine Franco Pittino, Stefano Roma e Alessandro Fabbri, con l’aggiunta di Alfredo Gualla al nono. Per Stefano è la seconda vittoria di categoria, questa volta con al fianco Alessandro Fabbri; tre volte secondo di categoria su tre gare Franco Pittino non scende mai dal podio e poi un bel secondo per Alfredo Gualla. Non riesco ad evitare una considerazione, quando sono presenti tanti iscritti in una tre giorni di gare dovrebbe essere “obbligatorio” dividere le piste di gara; se ci chiediamo i perché del gradimento di Piancavallo come non ricordare che sempre ci sono state piste per il Gruppo A e in contemporanea per B e C. Una località quale Megeve dovrebbe fare altrettanto, lo ha fatto in occasione dei mondiali perché non mantenere le cose “belle”. La concorrenza fra località e tipologia di gara sarà sempre più accentuata, ci sono e ci saranno in maggior misura sempre più gare, se la FIS vuole mantenere il suo appeal dovrà trovare il modo di selezionare le località e magari limitarle alle migliori.