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Ghezze si presenta: “Il nostro compito? Far rendere le ragazze al massimo delle loro potenzialità”
Alberto Ghezze, nato a Roma nel 1967 ma ampezzano tutto d’un pezzo, con un passato agonistico da discesista a cavallo degli anni ’90, è il nuovo allenatore responsabile del settore femminile della velocità di Coppa del mondo. Il tecnico bellunese vanta un lungo passato in seno alle squadre nazionali, cominciato nel 1994, quando entrò a far parte dello staff del gruppo di discesa con cui lavorò per dieci anni. Nel 2004 si trasferì alla guida della squadra C maschile che all’epoca annoverava tra le proprie fila Innerhofer, Razzoli, Marsaglia, per una collaborazione che durò sino al 2006. In quell’anno si staccò dalla Federazione per lavorare con lo Sci Club Cortina fino al 2009, quando rientrò in F.I.S.I.: due stagioni con la squadra C femminile, seguiti da due anni con la squadra B, fino alla promozione di pochi giorni fa al vertice dello staff di supergigante e discesa in Coppa del mondo.
“Ho avuto modo di parlare in questi giorni con tutte le ragazze – racconta Alberto -, spiegando che molte di loro devono ancora esprimere appieno il loro potenziale. Noi lavoriamo molto sotto l’aspetto mentale, le conosco più o meno tutte da anni, ci siamo trovati subito molto bene. Il mio primo pensiero non è tanto rivolto a quello che è stato ma a quello che ci aspetta. Non facciamo proclami, partiamo con questa filosofia e mano a mano la modificheremo in base alle esigenze. L’impegno nostro e delle ragazze dovrà essere totale, l’importante è fare un lavoro di gruppo che ci consenta di arruivare alla primavera 2014 senza rimpianti o rimorsi. Ognuna dovrà arrivare al proprio limite, faremo i conti a fine stagione”.
Rispetto alla staigone appena conclusa, ci sarà un filo d’unione più intenso con il gruppo delle discipline tecniche. “Si tratterà di una collaborazione molto stretta con le squadre di slalom e gigante, vogliamo avere la possibilità di confrontarci perchè non dovranno esserci vincoli di alcun genere. Il nostro programma prevede quattro raduni atletici riservato all’intero gruppo. Con il direttore tecnico Raimund Plancker e il responsabile di slalom e gigante Livio Magoni ci siamo messi a ragionare da subito nella stessa maniera”.
Ghezze entra nel dettaglio. “Dada Merighetti non si discute, lavoriamo per farle trovare continuità di rendimento, se ci riesce a livello mentale arriva fissa nelle cinque a ogni gara. Nadia Fanchini ha dimostrato di essere una campionessa, ne ha passate tante in carriera in termini di infortuni e va gestita nella maniera a lei più congeniale. Goggia deve assolutamente pensare di fare una stagione di apprendimento, frenando le proprie aspirazioni, che delle volte vanno controllate. Il suo primo passo sarà cancellare quanto di buono ha combinato nei Mondiali di Schladming, ogni pista e ogni gara hanno storie diverse. Elena Fanchini ha fatto un piccolo passo indietro, la faremo lavorare sulla tecnica. Elena Curtoni, Stuffer, Marsaglia sono atlete che dobbiamo mettere nelle condizioni di esprimersi al massimo delle potenzialità, in modo tale da capire il loro limite. E poi aspettiamo il rientro di Johanna Schnarf senza metterle troppa pressione”.
Ghezze si presenta: “Il nostro compito? Far rendere le ragazze al massimo delle loro potenzialità”
Alberto Ghezze, nato a Roma nel 1967 ma ampezzano tutto d’un pezzo, con un passato agonistico da discesista a cavallo degli anni ’90, è il nuovo allenatore responsabile del settore femminile della velocità di Coppa del mondo. Il tecnico bellunese vanta un lungo passato in seno alle squadre nazionali, cominciato nel 1994, quando entrò a far parte dello staff del gruppo di discesa con cui lavorò per dieci anni. Nel 2004 si trasferì alla guida della squadra C maschile che all’epoca annoverava tra le proprie fila Innerhofer, Razzoli, Marsaglia, per una collaborazione che durò sino al 2006. In quell’anno si staccò dalla Federazione per lavorare con lo Sci Club Cortina fino al 2009, quando rientrò in F.I.S.I.: due stagioni con la squadra C femminile, seguiti da due anni con la squadra B, fino alla promozione di pochi giorni fa al vertice dello staff di supergigante e discesa in Coppa del mondo.
“Ho avuto modo di parlare in questi giorni con tutte le ragazze – racconta Alberto -, spiegando che molte di loro devono ancora esprimere appieno il loro potenziale. Noi lavoriamo molto sotto l’aspetto mentale, le conosco più o meno tutte da anni, ci siamo trovati subito molto bene. Il mio primo pensiero non è tanto rivolto a quello che è stato ma a quello che ci aspetta. Non facciamo proclami, partiamo con questa filosofia e mano a mano la modificheremo in base alle esigenze. L’impegno nostro e delle ragazze dovrà essere totale, l’importante è fare un lavoro di gruppo che ci consenta di arruivare alla primavera 2014 senza rimpianti o rimorsi. Ognuna dovrà arrivare al proprio limite, faremo i conti a fine stagione”.
Rispetto alla staigone appena conclusa, ci sarà un filo d’unione più intenso con il gruppo delle discipline tecniche. “Si tratterà di una collaborazione molto stretta con le squadre di slalom e gigante, vogliamo avere la possibilità di confrontarci perchè non dovranno esserci vincoli di alcun genere. Il nostro programma prevede quattro raduni atletici riservato all’intero gruppo. Con il direttore tecnico Raimund Plancker e il responsabile di slalom e gigante Livio Magoni ci siamo messi a ragionare da subito nella stessa maniera”.
Ghezze entra nel dettaglio. “Dada Merighetti non si discute, lavoriamo per farle trovare continuità di rendimento, se ci riesce a livello mentale arriva fissa nelle cinque a ogni gara. Nadia Fanchini ha dimostrato di essere una campionessa, ne ha passate tante in carriera in termini di infortuni e va gestita nella maniera a lei più congeniale. Goggia deve assolutamente pensare di fare una stagione di apprendimento, frenando le proprie aspirazioni, che delle volte vanno controllate. Il suo primo passo sarà cancellare quanto di buono ha combinato nei Mondiali di Schladming, ogni pista e ogni gara hanno storie diverse. Elena Fanchini ha fatto un piccolo passo indietro, la faremo lavorare sulla tecnica. Elena Curtoni, Stuffer, Marsaglia sono atlete che dobbiamo mettere nelle condizioni di esprimersi al massimo delle potenzialità, in modo tale da capire il loro limite. E poi aspettiamo il rientro di Johanna Schnarf senza metterle troppa pressione”.