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Hofer: “Dedicato a papà Franz che non c’è più…E’ come se avesse corso al mio fianco”
Luccicano gli occhi fra lo staff della squadra italiana presente al traguardo della sprint di Anterselva. La soddisfazione per il podio di Lukas Hofer si è trasformata in emozione per un successo che il gruppo diretto da Fabrizio Curtaz insegue da tantissimi anni. E’ il giusto premio al progetto intrapreso dal tecnico valdostano che premia il grande lavoro di tecnici e skimen che ogni giorno, con grande dedizione, si dedicano anima e corpo alla loro passione: dal responsabile maschile e femminile Patrick Oberegger agli allenatori Andreas Zingerle, Alexander Inderst, Patrick Favre, fino al gruppo degli skimen fra cui Simone Biondini, Julien Baudin, Giacomo Tiraboschi e Devis Da Canal.
A loro rende merito Lukas Hofer a fine gara. “Oggi avevo ai piedi delle bombe – racconta il vincitore della sprint -. Non sapevo in quali condizioni mi sarei presentato in gara, perchè avevo preparato questo fine settimana….a letto. Da Ruhpolding infatti ero tornato con la febbre, per cui mi ero affidato a mamma Klara per guarire. E’ stata una giornata incredibile, vincere davanti ai propri amici e miei tifosi è il sogno più bello che potevo realizzare. Quei tre decimi che mi separavano da Schempp mi sarebbero bruciati, anche se la soddisfazione sarebbe comunque rimasta immensa. Mi dicevo che la prossima volta avrei dovuto allungarmi i piedi per tagliare prima il traguardo…Invece è arrivata la notizia dalla giuria e per qualche momento ho pensato che mi prendessero in giro. Ringrazio tutti, ma la dedica va a qualcuno lassù in cielo che non c’è più e mi riferisco a papà Franz. In gara era come se lo vedessi al mio fianco, pronto ad incitarmi come quando mi seguiva alle gare”. Fra pochi giorni cominciano le Olimpiadi, l’appuntamento principale dell’anno. “Le piste di Sochi sono molto tecniche e difficili, con lunghe discese e salite impegnative, ci divertiremo”.
Raggiante anche il direttore tecnico Fabrizio Curtaz: “Queste giornate ci danno la forza e l’entusiasmo per lavorare con ancor maggiore convinzione nei nostri mezzi. La nostra squadra sta crescendo, sappiamo che la strada è ancora lunga ma questa vittoria indica che stiamo camminando sulla giusta via”.
Hofer: “Dedicato a papà Franz che non c’è più…E’ come se avesse corso al mio fianco”
Luccicano gli occhi fra lo staff della squadra italiana presente al traguardo della sprint di Anterselva. La soddisfazione per il podio di Lukas Hofer si è trasformata in emozione per un successo che il gruppo diretto da Fabrizio Curtaz insegue da tantissimi anni. E’ il giusto premio al progetto intrapreso dal tecnico valdostano che premia il grande lavoro di tecnici e skimen che ogni giorno, con grande dedizione, si dedicano anima e corpo alla loro passione: dal responsabile maschile e femminile Patrick Oberegger agli allenatori Andreas Zingerle, Alexander Inderst, Patrick Favre, fino al gruppo degli skimen fra cui Simone Biondini, Julien Baudin, Giacomo Tiraboschi e Devis Da Canal.
A loro rende merito Lukas Hofer a fine gara. “Oggi avevo ai piedi delle bombe – racconta il vincitore della sprint -. Non sapevo in quali condizioni mi sarei presentato in gara, perchè avevo preparato questo fine settimana….a letto. Da Ruhpolding infatti ero tornato con la febbre, per cui mi ero affidato a mamma Klara per guarire. E’ stata una giornata incredibile, vincere davanti ai propri amici e miei tifosi è il sogno più bello che potevo realizzare. Quei tre decimi che mi separavano da Schempp mi sarebbero bruciati, anche se la soddisfazione sarebbe comunque rimasta immensa. Mi dicevo che la prossima volta avrei dovuto allungarmi i piedi per tagliare prima il traguardo…Invece è arrivata la notizia dalla giuria e per qualche momento ho pensato che mi prendessero in giro. Ringrazio tutti, ma la dedica va a qualcuno lassù in cielo che non c’è più e mi riferisco a papà Franz. In gara era come se lo vedessi al mio fianco, pronto ad incitarmi come quando mi seguiva alle gare”. Fra pochi giorni cominciano le Olimpiadi, l’appuntamento principale dell’anno. “Le piste di Sochi sono molto tecniche e difficili, con lunghe discese e salite impegnative, ci divertiremo”.
Raggiante anche il direttore tecnico Fabrizio Curtaz: “Queste giornate ci danno la forza e l’entusiasmo per lavorare con ancor maggiore convinzione nei nostri mezzi. La nostra squadra sta crescendo, sappiamo che la strada è ancora lunga ma questa vittoria indica che stiamo camminando sulla giusta via”.