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Innerhofer: “La penalizzazione? E’ alle spalle, oggi ho risposto nel migliore dei modi”
Christof Innerhofer raggiunge cifra tonda di presenze sul podio di Coppa del mondo (5 vittorie e cinque terzi posti) rispodnendo nella maniera migliroe dopo la penalizzazione inflittagli dalla giuria di kitzbuehel per la discesa di sabato. Il terzo posto nel supergigante rilancia le sue ambizioni nella specialità in cui è campione del mondo in carica, la ricetta migliore in vista dell’appuntamento iridato del 6 febbraio a Schladming. “Rispetto la decisione della giuria di farmi partire con il numero 45 ma non la condivido – spiega il quasi ventinovenne campione di Gais -, io mi sono semplicemente rimesso in marcia durante la prova in discesa perchè ho avuto l’ok da parte del giudice di porta. E’ una pagina passata, preferisco pensare al presente e oggi ho disputato una grande gara, aggressivo e concentrato soprattutto nella parte finale, dove bisognava cambiare marcia e rpendere tanti rischi per salire sul podio. In questi giorni mi sento bene fisicamente, la schiena non mi dà fastidio più di tanto, per cui riesco a divertirmi come vorrei, Il terzo posto è un bel carico di fiducia in vista del supergigante dei Mondiali”. Il pensiero adesso va alla discesa di sabato, ultima gara prima del viaggio verso Schladming. “Per il sottoscritto sarà difficile arrivare nelle prime posizioni con un pettorale di partenza così alto, credo sia una questione per la vittoria fra Svindal, Kroell e Reichelt”.
Innerhofer: “La penalizzazione? E’ alle spalle, oggi ho risposto nel migliore dei modi”
Christof Innerhofer raggiunge cifra tonda di presenze sul podio di Coppa del mondo (5 vittorie e cinque terzi posti) rispodnendo nella maniera migliroe dopo la penalizzazione inflittagli dalla giuria di kitzbuehel per la discesa di sabato. Il terzo posto nel supergigante rilancia le sue ambizioni nella specialità in cui è campione del mondo in carica, la ricetta migliore in vista dell’appuntamento iridato del 6 febbraio a Schladming. “Rispetto la decisione della giuria di farmi partire con il numero 45 ma non la condivido – spiega il quasi ventinovenne campione di Gais -, io mi sono semplicemente rimesso in marcia durante la prova in discesa perchè ho avuto l’ok da parte del giudice di porta. E’ una pagina passata, preferisco pensare al presente e oggi ho disputato una grande gara, aggressivo e concentrato soprattutto nella parte finale, dove bisognava cambiare marcia e rpendere tanti rischi per salire sul podio. In questi giorni mi sento bene fisicamente, la schiena non mi dà fastidio più di tanto, per cui riesco a divertirmi come vorrei, Il terzo posto è un bel carico di fiducia in vista del supergigante dei Mondiali”. Il pensiero adesso va alla discesa di sabato, ultima gara prima del viaggio verso Schladming. “Per il sottoscritto sarà difficile arrivare nelle prime posizioni con un pettorale di partenza così alto, credo sia una questione per la vittoria fra Svindal, Kroell e Reichelt”.