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Innerhofer: “Una medaglia incredibile, la dedico a me stesso”
“Credo sia una medaglia incredibile – sono le prime parole di Innerhofer dopo il bronzo in supercombinata -, ho fatto pali solamente quattro giorni negli ultimi due anni. Al cancelletto di partenza dello slalom mi sono presentato senza alcun assillo e particolarmente rilassato, perchè avevo visto che molti specialisti dei pali stretti erano molto bene in discesa e partivano sicuramente fvoriti. Quando ho visto che sarei salito sul podio non potevo crederci, ringrazio Ante Kostelic (papà-allenatore di Ivica, medaglia d’argento) per avere disegnato una manche che mi ha favorito”. Inner aveva realizzato l’ottavo tempo nella discesa del mattino. “La neve era sicuramente diversa rispetto a quella che avevo trovato in discesa a causa delle alte temperature, richiedeva un tipo di sciata che ancora non ho acquisito completamente. Inoltre avevo provato un tipo di scarpone diverso rispetto a quello della discesa”.
“Il mio sogno venendo in Russia era quello di conquistare una medaglia, sono riuscito ad ottenerne due, non potevo chiedere di più. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno creduto in me. Ho dedicato l’argento della discesa ad amici e parenti, questa invece la dedico esclusivamente a me stesso. Sono orgoglioso di quanto ho raggiunto finora nella ia carriera”.
Innerhofer: “Una medaglia incredibile, la dedico a me stesso”
“Credo sia una medaglia incredibile – sono le prime parole di Innerhofer dopo il bronzo in supercombinata -, ho fatto pali solamente quattro giorni negli ultimi due anni. Al cancelletto di partenza dello slalom mi sono presentato senza alcun assillo e particolarmente rilassato, perchè avevo visto che molti specialisti dei pali stretti erano molto bene in discesa e partivano sicuramente fvoriti. Quando ho visto che sarei salito sul podio non potevo crederci, ringrazio Ante Kostelic (papà-allenatore di Ivica, medaglia d’argento) per avere disegnato una manche che mi ha favorito”. Inner aveva realizzato l’ottavo tempo nella discesa del mattino. “La neve era sicuramente diversa rispetto a quella che avevo trovato in discesa a causa delle alte temperature, richiedeva un tipo di sciata che ancora non ho acquisito completamente. Inoltre avevo provato un tipo di scarpone diverso rispetto a quello della discesa”.
“Il mio sogno venendo in Russia era quello di conquistare una medaglia, sono riuscito ad ottenerne due, non potevo chiedere di più. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno creduto in me. Ho dedicato l’argento della discesa ad amici e parenti, questa invece la dedico esclusivamente a me stesso. Sono orgoglioso di quanto ho raggiunto finora nella ia carriera”.