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Moioli: “La ciliegina sulla torta di una stagione grandiosa”. Visintin: “Il podio è raggiunto, adesso voglio essere il numero 1”
Michela Moioli è semplicemente estasiata dopo il quarto posto nello snowboardcross di Sierra Nevada che le permette di salire sul terzo gradino del podio nella classifica di Coppa del mondo di specialità, otto anni dopo Carmen Ranigler. La non ancora diciottenne di Alzano Lombardo si era presentata ai nastri di partenza della staigone con l’umiltà dell’esordiente, invece ha vissuto una stagioen daprotagonista che l’ha vista salire in ben quattro occasioni, sul podio, conquistare una storica vittoria a Sochi, mettersi al collo il bronzo nei Mondiali juniores e sfiorare una medaglia anche nei Mondiali seniores di Stoneham.
“Francamente non potevo chiedere di più – racconta Michela -. nei quarti di finale ho rischiato di non passare il turno, fortunatamente un’avversaria è uscita a poche curve dalla fine consentendomi di rientrare. In finale sono partita male, piano piano mi sono ripresa e se ci fosse stato qualche metro in più, magari avrei completato la rimonta. Sono molto contenta, presentarmi in questo modo sul palcoscenico più importante è stato fantastico”.
Omar Visintin ha riagguantato all’ultima occasione possibile il terzo posto con una prova gagliarda. “Avevo cominciato benissimo la stagione vincendo la gara di Montafon, poi mi sono un po’ imballato nella fase centrale della stagione – racconta il 23enne altoatesino -. Sono arrivato in Spagna con le idee chiare, senza la minima pressione e le cose sono andate bene. Mi giocavo il podio finale con tre avversari, due di questi sono stati eliminati prima della finale, per cui è stato più facile giocare le mie carte. Il terzo posto è un punto di partenza per gli anni futuri, punto a diventare il numero 1”.
Il direttore tecnico Cesare Pisoni traccia un bilancio dell’annata. “Credo sia stata la staigone più soddisfacente della nostra storia – dice -. Siamo l’unica nazione che ha messo almeno un atleta a podio sia nel parallelo che nello snowboardcross maschile e femminile, abbiamo quattordici podi totali e due medaglie mondiali. Un ottimo biglietto da visita per il prossimo anno olimpico che sarà ancora più importante”. L’uncia nota dolente della tarsfert spagnola è arrivata nelle qualificazioni di mercoledì, quando Raffaella Brutto è caduta riportando la frattura della clavicola destra. La genovese verrà operata nei prossimi mesi, il rientro agonistico è fissato per l’inizio della prossima stagione.
Moioli: “La ciliegina sulla torta di una stagione grandiosa”. Visintin: “Il podio è raggiunto, adesso voglio essere il numero 1”
Michela Moioli è semplicemente estasiata dopo il quarto posto nello snowboardcross di Sierra Nevada che le permette di salire sul terzo gradino del podio nella classifica di Coppa del mondo di specialità, otto anni dopo Carmen Ranigler. La non ancora diciottenne di Alzano Lombardo si era presentata ai nastri di partenza della staigone con l’umiltà dell’esordiente, invece ha vissuto una stagioen daprotagonista che l’ha vista salire in ben quattro occasioni, sul podio, conquistare una storica vittoria a Sochi, mettersi al collo il bronzo nei Mondiali juniores e sfiorare una medaglia anche nei Mondiali seniores di Stoneham.
“Francamente non potevo chiedere di più – racconta Michela -. nei quarti di finale ho rischiato di non passare il turno, fortunatamente un’avversaria è uscita a poche curve dalla fine consentendomi di rientrare. In finale sono partita male, piano piano mi sono ripresa e se ci fosse stato qualche metro in più, magari avrei completato la rimonta. Sono molto contenta, presentarmi in questo modo sul palcoscenico più importante è stato fantastico”.
Omar Visintin ha riagguantato all’ultima occasione possibile il terzo posto con una prova gagliarda. “Avevo cominciato benissimo la stagione vincendo la gara di Montafon, poi mi sono un po’ imballato nella fase centrale della stagione – racconta il 23enne altoatesino -. Sono arrivato in Spagna con le idee chiare, senza la minima pressione e le cose sono andate bene. Mi giocavo il podio finale con tre avversari, due di questi sono stati eliminati prima della finale, per cui è stato più facile giocare le mie carte. Il terzo posto è un punto di partenza per gli anni futuri, punto a diventare il numero 1”.
Il direttore tecnico Cesare Pisoni traccia un bilancio dell’annata. “Credo sia stata la staigone più soddisfacente della nostra storia – dice -. Siamo l’unica nazione che ha messo almeno un atleta a podio sia nel parallelo che nello snowboardcross maschile e femminile, abbiamo quattordici podi totali e due medaglie mondiali. Un ottimo biglietto da visita per il prossimo anno olimpico che sarà ancora più importante”. L’uncia nota dolente della tarsfert spagnola è arrivata nelle qualificazioni di mercoledì, quando Raffaella Brutto è caduta riportando la frattura della clavicola destra. La genovese verrà operata nei prossimi mesi, il rientro agonistico è fissato per l’inizio della prossima stagione.