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Northug umilia la Svezia in staffetta; azzurri eroici, ma non basta per la medaglia
Sfuma al 39esimo chilometro il sogno dell’Italia di conquistare una medaglia nella staffetta maschile: in testa con una eroica prova di squadra, Pietro Piller Cottrer ha pagato il cambio di ritmo dei big sull’ultima salita. La vittoria è andata da pronostico alla Norvegia, che con l’idolo Petter Northug ha umiliato i rivali svedesi (e in particolare il nemico Markus Hellner, reo di avergli portato via l’en plain di ori vincendo la sprint).
Il campione norvgese dopo un’azione a 150 metri dal traguardo ha prima chisto al pubblico di fare silenzio, quindi si è fermato a spazzaneve a mezzo metro dalla linea d’arrivo, passandola con gli sci di sbiego davanti a un incredulo Hellner. Terzo posto a sorpresa per la Germania di un Tobias Angerer stellare, quarta la Finlandia e quinta l’Italia. E pensare che gli azzurri avevano addirittura accarezzato l’idea di portare a casa il bottino grosso: dopo un’onesta frazione di Valerio Checchi, Giorgio Di Centa aveva ricucito il grosso dello strappo con il gruppo scandinavo, consegnando a Roland Clara un testimone incandescente. L’altoatesino fa i 10 km della vita: prima va a riprendere Svezia, Norvegia e Russia, tutte e tre in crisi, quindi prova l’azione per andare via da solo; gli fa compagnia la Finlandia, che approfitta della generosità di Clara per infilarlo a 100 metri dal cambio.
Le cose per l’Italia si mettono male con il passaggio del testimone a Pietro Piller Cottrer: il sappadino e Hekkinen vengono subito ripresi da Germania e soprattutto da Norvegia e Svezia, che hanno tutto l’interesse ad arrivare a una maxi volata finale; Piller Cottrer deve così fare l’andatura, e paga lo sforzo a meno di un chilometro dal traguardo: finita la benzina, è impossibile per lui andare a riprendere Northug, Hellner e Angerer quando vanno via sull’ultima salita.
Ordine d’arrivo staffetta maschile Oslo (Nor):
1 NORVEGIA 1:40:10.2
JOHNSRUD SUNDBY Martin 26:05.7
ROENNING Eldar 25:44.7
GJERDALEN Tord Asle 24:22.4
NORTHUG Petter 23:57.4
2 SVEZIA 1:40:11.5
RICKARDSSON Daniel 25:43.5
OLSSON Johan 26:06.3
SOEDERGREN Anders 24:22.2
HELLNER Marcus 23:59.5
3 GERMANIA 1:40:15.9
FILBRICH Jens 26:13.7
TEICHMANN Axel 26:03.7
GOERING Franz 23:56.5
ANGERER Tobias 24:02.0
4 FINLANDIA 1:40:25.2
NOUSIAINEN Ville 26:38.6
JAUHOJAERVI Sami 25:35.2
LALLUKKA Juha 23:47.4
HEIKKINEN Matti 24:24.0
5 ITALIA 1:40:41.5
CHECCHI Valerio 26:26.7
DI CENTA Giorgio 25:50.0
CLARA Roland 23:48.2
PILLER COTTRER Pietro 24:36.6
6 GIAPPONE 1:41:49.4
7 RUSSIA 1:42:46.3
8 REPUBBLICA CECA 1:43:08.2
9 SVIZZERA 1:43:20.9
10 ESTONIA 1:43:21.3
Northug umilia la Svezia in staffetta; azzurri eroici, ma non basta per la medaglia
Sfuma al 39esimo chilometro il sogno dell’Italia di conquistare una medaglia nella staffetta maschile: in testa con una eroica prova di squadra, Pietro Piller Cottrer ha pagato il cambio di ritmo dei big sull’ultima salita. La vittoria è andata da pronostico alla Norvegia, che con l’idolo Petter Northug ha umiliato i rivali svedesi (e in particolare il nemico Markus Hellner, reo di avergli portato via l’en plain di ori vincendo la sprint).
Il campione norvgese dopo un’azione a 150 metri dal traguardo ha prima chisto al pubblico di fare silenzio, quindi si è fermato a spazzaneve a mezzo metro dalla linea d’arrivo, passandola con gli sci di sbiego davanti a un incredulo Hellner. Terzo posto a sorpresa per la Germania di un Tobias Angerer stellare, quarta la Finlandia e quinta l’Italia. E pensare che gli azzurri avevano addirittura accarezzato l’idea di portare a casa il bottino grosso: dopo un’onesta frazione di Valerio Checchi, Giorgio Di Centa aveva ricucito il grosso dello strappo con il gruppo scandinavo, consegnando a Roland Clara un testimone incandescente. L’altoatesino fa i 10 km della vita: prima va a riprendere Svezia, Norvegia e Russia, tutte e tre in crisi, quindi prova l’azione per andare via da solo; gli fa compagnia la Finlandia, che approfitta della generosità di Clara per infilarlo a 100 metri dal cambio.
Le cose per l’Italia si mettono male con il passaggio del testimone a Pietro Piller Cottrer: il sappadino e Hekkinen vengono subito ripresi da Germania e soprattutto da Norvegia e Svezia, che hanno tutto l’interesse ad arrivare a una maxi volata finale; Piller Cottrer deve così fare l’andatura, e paga lo sforzo a meno di un chilometro dal traguardo: finita la benzina, è impossibile per lui andare a riprendere Northug, Hellner e Angerer quando vanno via sull’ultima salita.
Ordine d’arrivo staffetta maschile Oslo (Nor):
1 NORVEGIA 1:40:10.2
JOHNSRUD SUNDBY Martin 26:05.7
ROENNING Eldar 25:44.7
GJERDALEN Tord Asle 24:22.4
NORTHUG Petter 23:57.4
2 SVEZIA 1:40:11.5
RICKARDSSON Daniel 25:43.5
OLSSON Johan 26:06.3
SOEDERGREN Anders 24:22.2
HELLNER Marcus 23:59.5
3 GERMANIA 1:40:15.9
FILBRICH Jens 26:13.7
TEICHMANN Axel 26:03.7
GOERING Franz 23:56.5
ANGERER Tobias 24:02.0
4 FINLANDIA 1:40:25.2
NOUSIAINEN Ville 26:38.6
JAUHOJAERVI Sami 25:35.2
LALLUKKA Juha 23:47.4
HEIKKINEN Matti 24:24.0
5 ITALIA 1:40:41.5
CHECCHI Valerio 26:26.7
DI CENTA Giorgio 25:50.0
CLARA Roland 23:48.2
PILLER COTTRER Pietro 24:36.6
6 GIAPPONE 1:41:49.4
7 RUSSIA 1:42:46.3
8 REPUBBLICA CECA 1:43:08.2
9 SVIZZERA 1:43:20.9
10 ESTONIA 1:43:21.3