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Origone: “Sette vittorie in otto anni, cosa voglio di più?”
In Svezia aveva vinto la sua prima Coppa del mondo nel 2004, in Svezia otto anni dopo Simone Origone mette a segno un fantastico settebello. Hundfjallet consegna alla storia l’ennesima impresa del campione valdostano, capace di conquistare un prezioso secondo posto alle spalle di Jansson, sufficiente per resppingere l’assalto di un altrettanto convincente Ivan Origone. “Abbiamo gareggiato in condizioni veramente proibitive – spiega Simone -, la neve era veramente molle. Sono contento per il risultato raggiunto, ma non dei piazzamenti di questi giorni. Cosa è cambiato rispetto al 2004? Allora la concorrenza era maggiore, c’erano americani e svizzeri che andavano veramente forte, poi per qualche anno il campo di partecipazione si è ridotto. Questa stagione invece stanno spuntando fuori altri nomi. Ringrazio tutte le persone che mi sono vicine e soprattutto mio fratello Ivan, qualche volta abbiamo diverse identità di vedute, ma alla fine ci vogliamo bene”.
Origone dispensa qualche consiglio che possa contribuire a far crescere lo sci velocità. “Spero che vengano inseriti al più presto i prize money, altrimenti è difficile andare avanti e poi voglio smentire una volta di più che il nostro sia uno sport pericoloso. Infine mi piacerebbe disputare una gara su uan pista italiana. Il primo passo invece sono i Mondiali di Vars, una doppietta sul pendio francese ci starebbe bene. Il futuro? Ci penserò bene quest’estate”.
Ivan Origone, quinto al traguardo di Hundfjallet e secondo nella classifica generale, si complimenta col vincitore. “E’ stato il più bravo, merita il risultato ottenuto. Io purtroppo fra Finlandia e Svezia non sono riuscito a rendere quanto avrei voluto, mi assegno un voto sufficiente per la stagione ma posso fare molto meglio, anche se me la sono giocata sempre fino in fondo. penso ai Mondiali, mi piacerebbe finire sul podio assieme a Simone”.
Infine c’è Stefano Bar, nuovo asso nella manica della velocità italiana, primo a pari merito con lo svedese Lindblom nella categoria Produzione. “Sono soddisfatto dell’andamento della Coppa del mondo, il prossimo anno passerò nel circuito dei grandi, mi rimane tanto da imparare ma con maestri come gli Origone sarà tutto più facile”.
Origone: “Sette vittorie in otto anni, cosa voglio di più?”
In Svezia aveva vinto la sua prima Coppa del mondo nel 2004, in Svezia otto anni dopo Simone Origone mette a segno un fantastico settebello. Hundfjallet consegna alla storia l’ennesima impresa del campione valdostano, capace di conquistare un prezioso secondo posto alle spalle di Jansson, sufficiente per resppingere l’assalto di un altrettanto convincente Ivan Origone. “Abbiamo gareggiato in condizioni veramente proibitive – spiega Simone -, la neve era veramente molle. Sono contento per il risultato raggiunto, ma non dei piazzamenti di questi giorni. Cosa è cambiato rispetto al 2004? Allora la concorrenza era maggiore, c’erano americani e svizzeri che andavano veramente forte, poi per qualche anno il campo di partecipazione si è ridotto. Questa stagione invece stanno spuntando fuori altri nomi. Ringrazio tutte le persone che mi sono vicine e soprattutto mio fratello Ivan, qualche volta abbiamo diverse identità di vedute, ma alla fine ci vogliamo bene”.
Origone dispensa qualche consiglio che possa contribuire a far crescere lo sci velocità. “Spero che vengano inseriti al più presto i prize money, altrimenti è difficile andare avanti e poi voglio smentire una volta di più che il nostro sia uno sport pericoloso. Infine mi piacerebbe disputare una gara su uan pista italiana. Il primo passo invece sono i Mondiali di Vars, una doppietta sul pendio francese ci starebbe bene. Il futuro? Ci penserò bene quest’estate”.
Ivan Origone, quinto al traguardo di Hundfjallet e secondo nella classifica generale, si complimenta col vincitore. “E’ stato il più bravo, merita il risultato ottenuto. Io purtroppo fra Finlandia e Svezia non sono riuscito a rendere quanto avrei voluto, mi assegno un voto sufficiente per la stagione ma posso fare molto meglio, anche se me la sono giocata sempre fino in fondo. penso ai Mondiali, mi piacerebbe finire sul podio assieme a Simone”.
Infine c’è Stefano Bar, nuovo asso nella manica della velocità italiana, primo a pari merito con lo svedese Lindblom nella categoria Produzione. “Sono soddisfatto dell’andamento della Coppa del mondo, il prossimo anno passerò nel circuito dei grandi, mi rimane tanto da imparare ma con maestri come gli Origone sarà tutto più facile”.