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Pellegrino: “Penso solo a divertirmi: quando la testa è libera, i risultati sono una conseguenza”
Le parole di Federico Pellegrino al termine della sprint di Lillehammer. “E’ stata una bella gara fin dalla qualifica – racconta il valdostano -. Io valuto molto la mia condizione in base alle condizioni del mattino, mi sono gestito bene e ho preso fiducia nei miei mezzi. Gli sci andavano forte, ho rischiato a rimanere nella parte alta del tabellone, ma per arrivare sul podio bisogna farlo. In semifinale i miei avversari hanno chiuso la porta, sono stato costretto a tirare fuori dal cilindro ad una poderosa spaccata per passare, anche se sapevo che i lucky looser sarebbero arrivati dalla mia batteria, in finale mi sono trovato al posto giusto dietro all’imbattibile Klaebo. Quest’anno ho impostato le mie gare in modo diverso rispetto al passato: il risultato mi interessa relativamente, sono solo concentrato su me stesso, perchè e’ l’unica strada che mi consente di puntare al risultato. Sto scoprendo nuove energie e caratteristiche sconosciute del mio corpo: quando la testa è libera e serena, anche il fisico risponde. Domenica sarà la sesta gara in nove giorni, è come se fossimo al Tour de Ski e punto a essere competivito anche nella 20 km. Ciò non mi può rendere che orgoglioso, è un tipo di approccio che sta dando i suoi frutti”.
Pellegrino: “Penso solo a divertirmi: quando la testa è libera, i risultati sono una conseguenza”
Le parole di Federico Pellegrino al termine della sprint di Lillehammer. “E’ stata una bella gara fin dalla qualifica – racconta il valdostano -. Io valuto molto la mia condizione in base alle condizioni del mattino, mi sono gestito bene e ho preso fiducia nei miei mezzi. Gli sci andavano forte, ho rischiato a rimanere nella parte alta del tabellone, ma per arrivare sul podio bisogna farlo. In semifinale i miei avversari hanno chiuso la porta, sono stato costretto a tirare fuori dal cilindro ad una poderosa spaccata per passare, anche se sapevo che i lucky looser sarebbero arrivati dalla mia batteria, in finale mi sono trovato al posto giusto dietro all’imbattibile Klaebo. Quest’anno ho impostato le mie gare in modo diverso rispetto al passato: il risultato mi interessa relativamente, sono solo concentrato su me stesso, perchè e’ l’unica strada che mi consente di puntare al risultato. Sto scoprendo nuove energie e caratteristiche sconosciute del mio corpo: quando la testa è libera e serena, anche il fisico risponde. Domenica sarà la sesta gara in nove giorni, è come se fossimo al Tour de Ski e punto a essere competivito anche nella 20 km. Ciò non mi può rendere che orgoglioso, è un tipo di approccio che sta dando i suoi frutti”.