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Rastelli: “Sapevo di poter far bene a Drammen.. ma il podio!”
E’ ancora frastornato Maicol Rastelli, podio praticamente al debutto in Coppa del Mondo.
Ventitre anni da compiere in aprile, cresciuto a Le Prese, un minuscolo paese appena fuori Bormio grazie alle cure di due zii Ivan e Ermanno. Entrato nel Centro Sportivo Esercito a far l’alpino sprinter, oggi ha entusiasmato il pubblico degli appassionati.
“Mi sentivo davvero in forma oggi – dice Rastelli – e sapevo che nella finale avrei potuto giocarmela con chiunque. La parte più difficile per me è stata la qualificazione, perché sono molto più forte ad andare sull’uomo. Prima dei quarti ero un po’ teso, ma poi mi sono lanciato batteria dopo batteria senza pensare ed è arrivato questo podio certamente inatteso ma credo meritato”.
Meritatissimo, visto lo strabiliante spunto che ha portato Rastelli a vincere il suo quarto e la velocità che lo ha fatto rimanere comn i migliori fino all’ultimo metro. “Sono stato un po’ fortunato con le cadute degli altri, ma mi sono fatto trovare pronto – prosegue Rastelli -. Avevo degli sci velocissimi e questa pista si adatta bene alle mie caratteristiche. Sono piuttosto forte nella spinta ed ho un buon rapporto peso-potenza che mi permette di rilanciare sulle salite”.
Le dediche sono tantissime. “Prima di tutto ai miei zii Ivan ed Ermanno, che mi seguono da sempre, alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto, alla Federazione e allo staff della Nazionale che mi ha preparato così bene per questa gara, al Centro Sportivo Esercito che mi dà sempre la possibilità di preprarami al meglio”.
Rastelli: “Sapevo di poter far bene a Drammen.. ma il podio!”
E’ ancora frastornato Maicol Rastelli, podio praticamente al debutto in Coppa del Mondo.
Ventitre anni da compiere in aprile, cresciuto a Le Prese, un minuscolo paese appena fuori Bormio grazie alle cure di due zii Ivan e Ermanno. Entrato nel Centro Sportivo Esercito a far l’alpino sprinter, oggi ha entusiasmato il pubblico degli appassionati.
“Mi sentivo davvero in forma oggi – dice Rastelli – e sapevo che nella finale avrei potuto giocarmela con chiunque. La parte più difficile per me è stata la qualificazione, perché sono molto più forte ad andare sull’uomo. Prima dei quarti ero un po’ teso, ma poi mi sono lanciato batteria dopo batteria senza pensare ed è arrivato questo podio certamente inatteso ma credo meritato”.
Meritatissimo, visto lo strabiliante spunto che ha portato Rastelli a vincere il suo quarto e la velocità che lo ha fatto rimanere comn i migliori fino all’ultimo metro. “Sono stato un po’ fortunato con le cadute degli altri, ma mi sono fatto trovare pronto – prosegue Rastelli -. Avevo degli sci velocissimi e questa pista si adatta bene alle mie caratteristiche. Sono piuttosto forte nella spinta ed ho un buon rapporto peso-potenza che mi permette di rilanciare sulle salite”.
Le dediche sono tantissime. “Prima di tutto ai miei zii Ivan ed Ermanno, che mi seguono da sempre, alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto, alla Federazione e allo staff della Nazionale che mi ha preparato così bene per questa gara, al Centro Sportivo Esercito che mi dà sempre la possibilità di preprarami al meglio”.