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Salto e combinata ripartono da Lillehammer. Pittin al rientro: “Lavoro per essere al top ai Mondiali”
Una leggera pioggia sta complicando la vigilia di saltatori e combinatisti che aprono la Coppa del mondo nel weekend a Lillehammer. Nella città norvegese, dove la neve scarseggia e le temperature si mantengono attorno allo zero, si disputerà venerdì 23 novembre dal trampolino HS100 l’inedita gara di salto a squadre mista (due uomini e due donne) introdotta quest’anno dalla Federazione Internazionale, per la quale si attendono gli ultimi salti di allenamento prima di definire il quartetto italiano, nel quale saranno presenti sicuramente Sebastian Colloredo, Andrea Morassi e Elena Runggaldier. L’ultimo dubbio riguarda la scelta fra Evelyn Insam e Lisa Demetz, con quest’ultima che prosegue le cure al ginocchio dopo la caduta di giovedì e potrebbe essere disponibile. Sempre venerdì sono previste le qualificazioni maschili dall’HS100 che si disputerà sabato 24 novembre insieme alla gara femminile, mentre domenica toccherà all’HS138 maschile.
“Sono molto carico – spiega Colloredo -, fra Ramsau e qui ho messo insieme una trentina di salti e mi sento a posto tecnicamente. Stiamo seguendo i programmi che avevamo stilato all’inizio della preparazione, ho cambiato alcuni dettagli nella fase di volo e le cose stanno procedendo nel verso giusto. Quest’anno sono state introdotte nuove misure regolamentari riguardanti le tute (la circonferenza della stessa non deve superiore i 2 centimetri rispetto alla stessa circonferenza dell’atleta, ndr), alle quali mi sono adattato senza problemi e abbiamo un ulteriore stimolo dettato dal fatto di giocare in casa la rassegna iridata”. Dello stesso parere Morassi: “Ho maggiore convinzione in me stesso, spero di tradurla in salti competitivi. La gara a squadre mista? Una bella innovazione, ho visto che c’è molto interesse anche da parte delle altre nazioni”.
Fiduciose anche le saltatrici: “Dopo una stagione al di sotto delle attese, conto di tornare nelle zone alte della classifica – racconta Elena Runggaldier -. Ho cambiato qualcosa nella preparazione, aspetto di confrontarmi con le mie avversarie”. Prosegue la fisioterapia al ginocchio destro malconcio dopo una caduta Lisa Demetz. “Spero di farcela a recuperare per le gare perchè il dolore è diminuito e intendo giocare le mie carte”. Evelyn Insam: “Spero di saltare bene come ho fatto durante l’estate, se gli allenatori mi chiameranno per la gara a squadre mista sarò pronta”. Chiude Roberta D’Agostina, l’ultima arrivata ad alto livello: “Mi concentrerò sulla gara individuale, devo ancora fare tanta esperienza e spero di imparare il più possibile”.
In Norvegia esordirà pure la combinata nordica con una Gundersen sabato 24 e una Penalty race domencia 25 novembre. Nella prima occasione saranno schierati Alessandro Pittin (al rientro ufficiale alle competizione dopo il doppio infortunio alla spalla accusato nella seconda parte della scorsa stagione), Samuel Costa, Armin Bauer, Giuseppe Michielli (caduto in allenamento e dolorante a fianco e caviglia ma comunque arruolato) e Mattia Runggaldier. Domenica Pittin lascerà il posto a Lukas Runggaldier.
“E’ una decisione di comune accordo che abbiamo preso con l’atleta – spiega Fabian Ebenhoch, responsabile del gruppo di Coppa del mondo -. In questo weekend ci interesserà capire a quale punto è arrivata la preparazione della squadra in generale e Pittin non è riuscito ancora ad allenarsi con continuità sul trampolino grande, è inutile rischiarlo. Finora abbiamo avuto due allenamenti sulla neve, uno a Ramsau e l’altro qui a Lillehammer, le condizioni generali sono logicamente cresciute rispetto alle prestazioni dell’estate nel Grand Prix, sia nel salto che nella parte di fondo, come conferma Giuseppe Chenetti. Pittin mi sembra un po’ teso muscolarmente ma è logico dopo ciò che ha passato, forse chi sta meglio è Bauer, mentre Costa che aveva fatto bene nelle gare estive è leggermente calato dal punto di vista atletico”.
Pittin affronta senza patemi il rientro: “E’ difficile capire quali siano le mie sensazioni perchè è tanto tempo che sono fuori e perchè si tratta della prima gara per tutti noi – dice il finanziere di Cercivento -. La condizione è logicamente non ottimale, anche se nella fase di salto le cose sono migliorate in questi giorni. Purtroppo il trampolino di Lillehammer non è dei migliori, anche a causa delle previsioni meteorologiche che danno brutto tempo nei prossimi giorni. Non guarderò certamente il risultato ma soltanto a ritrovare il ritmo gara, la mia stagione partirà dall’appuntamento di Ramsau e guarderà soprattutto ai Mondiali in Fiemme, qualsiasi altro piazzamento nei trenta di questa trasferta sarà ben accetto”.
Salto e combinata ripartono da Lillehammer. Pittin al rientro: “Lavoro per essere al top ai Mondiali”
Una leggera pioggia sta complicando la vigilia di saltatori e combinatisti che aprono la Coppa del mondo nel weekend a Lillehammer. Nella città norvegese, dove la neve scarseggia e le temperature si mantengono attorno allo zero, si disputerà venerdì 23 novembre dal trampolino HS100 l’inedita gara di salto a squadre mista (due uomini e due donne) introdotta quest’anno dalla Federazione Internazionale, per la quale si attendono gli ultimi salti di allenamento prima di definire il quartetto italiano, nel quale saranno presenti sicuramente Sebastian Colloredo, Andrea Morassi e Elena Runggaldier. L’ultimo dubbio riguarda la scelta fra Evelyn Insam e Lisa Demetz, con quest’ultima che prosegue le cure al ginocchio dopo la caduta di giovedì e potrebbe essere disponibile. Sempre venerdì sono previste le qualificazioni maschili dall’HS100 che si disputerà sabato 24 novembre insieme alla gara femminile, mentre domenica toccherà all’HS138 maschile.
“Sono molto carico – spiega Colloredo -, fra Ramsau e qui ho messo insieme una trentina di salti e mi sento a posto tecnicamente. Stiamo seguendo i programmi che avevamo stilato all’inizio della preparazione, ho cambiato alcuni dettagli nella fase di volo e le cose stanno procedendo nel verso giusto. Quest’anno sono state introdotte nuove misure regolamentari riguardanti le tute (la circonferenza della stessa non deve superiore i 2 centimetri rispetto alla stessa circonferenza dell’atleta, ndr), alle quali mi sono adattato senza problemi e abbiamo un ulteriore stimolo dettato dal fatto di giocare in casa la rassegna iridata”. Dello stesso parere Morassi: “Ho maggiore convinzione in me stesso, spero di tradurla in salti competitivi. La gara a squadre mista? Una bella innovazione, ho visto che c’è molto interesse anche da parte delle altre nazioni”.
Fiduciose anche le saltatrici: “Dopo una stagione al di sotto delle attese, conto di tornare nelle zone alte della classifica – racconta Elena Runggaldier -. Ho cambiato qualcosa nella preparazione, aspetto di confrontarmi con le mie avversarie”. Prosegue la fisioterapia al ginocchio destro malconcio dopo una caduta Lisa Demetz. “Spero di farcela a recuperare per le gare perchè il dolore è diminuito e intendo giocare le mie carte”. Evelyn Insam: “Spero di saltare bene come ho fatto durante l’estate, se gli allenatori mi chiameranno per la gara a squadre mista sarò pronta”. Chiude Roberta D’Agostina, l’ultima arrivata ad alto livello: “Mi concentrerò sulla gara individuale, devo ancora fare tanta esperienza e spero di imparare il più possibile”.
In Norvegia esordirà pure la combinata nordica con una Gundersen sabato 24 e una Penalty race domencia 25 novembre. Nella prima occasione saranno schierati Alessandro Pittin (al rientro ufficiale alle competizione dopo il doppio infortunio alla spalla accusato nella seconda parte della scorsa stagione), Samuel Costa, Armin Bauer, Giuseppe Michielli (caduto in allenamento e dolorante a fianco e caviglia ma comunque arruolato) e Mattia Runggaldier. Domenica Pittin lascerà il posto a Lukas Runggaldier.
“E’ una decisione di comune accordo che abbiamo preso con l’atleta – spiega Fabian Ebenhoch, responsabile del gruppo di Coppa del mondo -. In questo weekend ci interesserà capire a quale punto è arrivata la preparazione della squadra in generale e Pittin non è riuscito ancora ad allenarsi con continuità sul trampolino grande, è inutile rischiarlo. Finora abbiamo avuto due allenamenti sulla neve, uno a Ramsau e l’altro qui a Lillehammer, le condizioni generali sono logicamente cresciute rispetto alle prestazioni dell’estate nel Grand Prix, sia nel salto che nella parte di fondo, come conferma Giuseppe Chenetti. Pittin mi sembra un po’ teso muscolarmente ma è logico dopo ciò che ha passato, forse chi sta meglio è Bauer, mentre Costa che aveva fatto bene nelle gare estive è leggermente calato dal punto di vista atletico”.
Pittin affronta senza patemi il rientro: “E’ difficile capire quali siano le mie sensazioni perchè è tanto tempo che sono fuori e perchè si tratta della prima gara per tutti noi – dice il finanziere di Cercivento -. La condizione è logicamente non ottimale, anche se nella fase di salto le cose sono migliorate in questi giorni. Purtroppo il trampolino di Lillehammer non è dei migliori, anche a causa delle previsioni meteorologiche che danno brutto tempo nei prossimi giorni. Non guarderò certamente il risultato ma soltanto a ritrovare il ritmo gara, la mia stagione partirà dall’appuntamento di Ramsau e guarderà soprattutto ai Mondiali in Fiemme, qualsiasi altro piazzamento nei trenta di questa trasferta sarà ben accetto”.