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Simone Origone: “Oggi sono stato un marziano”
Le dichiarazioni di Simone e Ivan Origone, oro e argento ai Mondiali di sci di velocità di Verbier (Sui).
“Dedico questo oro a tutti quelli che mi dicono che sono vecchio”, è un esordio con una battuta quello di Simone Origone, sentito a caldo dopo la conquista del quarto titolo mondiale di sci di velocità in carriera.
“Oggi sono stato un marziano per tutti”, prosegue Origone, “su questo genere di piste veloci è ancora difficile battermi e comunque dietro a questa vittoria c’è tanto lavoro sui materiali”. Simone racconta di avere vinto con un paio di sci del 2004, sui quali ha lavorato in maniera certosina per ottenere il massimo risultato.
“Ho patito molto la tensione in questi giorni”, continua il campione valdostano, “perché aldilà delle tante vittorie mi sento sempre in gioco come tutti gli altri.
Mi ha dato conforto il vedere che nelle prove ero sempre davanti a tutti anche con sci lenti. So che mio fratello Ivan è più bravo di me quando ci sono piste relativamente lente, ma in queste condizioni il migliore sono io. Ho fatto un lavoro enorme ed ho conquistato questa fantastica vittoria: dopo il record del mondo è la gara che mi ha emozionato di più perché dare 2 km/h a tutti è come vedere Innerhofer che vince una discesa con 2 secondi di distacco. Una roba da marziani, appunto. Adesso spero che l’azienda che mi fornisce i materiali riesca a darmi qualcosa in più per il prossimo anno”.
“Deciderò se continuare a fare anche la Coppa del mondo in futuro o se concentrarmi solo sul tentativo di battere il mio record del mondo di velocità (251.400 km/h n.d.r.)”, ha chiosato Simone.
“Una stagione che non mi soddisfa completamente”, ha detto Ivan Origone, medaglia d’argento a Verbier. “Io parto per vincere e arrivare secondo è una mezza sconfitta. Sono comunque soddisfatto per il mio giro finale, anche se ho patito un po’ di vento laterale e mi sono un po’ scomposto. Io sono più avvantaggiato su piste ondulate mentre su questo genere di piste mio fratello è più forte. Complimenti a lui”.
Simone Origone: “Oggi sono stato un marziano”
Le dichiarazioni di Simone e Ivan Origone, oro e argento ai Mondiali di sci di velocità di Verbier (Sui).
“Dedico questo oro a tutti quelli che mi dicono che sono vecchio”, è un esordio con una battuta quello di Simone Origone, sentito a caldo dopo la conquista del quarto titolo mondiale di sci di velocità in carriera.
“Oggi sono stato un marziano per tutti”, prosegue Origone, “su questo genere di piste veloci è ancora difficile battermi e comunque dietro a questa vittoria c’è tanto lavoro sui materiali”. Simone racconta di avere vinto con un paio di sci del 2004, sui quali ha lavorato in maniera certosina per ottenere il massimo risultato.
“Ho patito molto la tensione in questi giorni”, continua il campione valdostano, “perché aldilà delle tante vittorie mi sento sempre in gioco come tutti gli altri.
Mi ha dato conforto il vedere che nelle prove ero sempre davanti a tutti anche con sci lenti. So che mio fratello Ivan è più bravo di me quando ci sono piste relativamente lente, ma in queste condizioni il migliore sono io. Ho fatto un lavoro enorme ed ho conquistato questa fantastica vittoria: dopo il record del mondo è la gara che mi ha emozionato di più perché dare 2 km/h a tutti è come vedere Innerhofer che vince una discesa con 2 secondi di distacco. Una roba da marziani, appunto. Adesso spero che l’azienda che mi fornisce i materiali riesca a darmi qualcosa in più per il prossimo anno”.
“Deciderò se continuare a fare anche la Coppa del mondo in futuro o se concentrarmi solo sul tentativo di battere il mio record del mondo di velocità (251.400 km/h n.d.r.)”, ha chiosato Simone.
“Una stagione che non mi soddisfa completamente”, ha detto Ivan Origone, medaglia d’argento a Verbier. “Io parto per vincere e arrivare secondo è una mezza sconfitta. Sono comunque soddisfatto per il mio giro finale, anche se ho patito un po’ di vento laterale e mi sono un po’ scomposto. Io sono più avvantaggiato su piste ondulate mentre su questo genere di piste mio fratello è più forte. Complimenti a lui”.