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Tanta Italia al vertice della prima prova di Bormio: 1/o Innerhofer, 4/i Fill e Varettoni, 9/o Heel. Rulfi: “Azzurri bravi, ma questa prova non dice tutta la verità”
La Stelvio si conferma banco di prova per atleti dal pedigree importante. Nessuno, o quasi, arriva davanti, neppure in una prova se non ha saputo costruire negli anni il giusto feeling con il tracciato bormino. Lo dimostra anche la classifica di oggi, che vede al comando Christof Innerhofer, già vincitore sulla Stelvio nel 2008 e terzo nel 2010. Sul tracciato accorciato sino alla partenza dalla Rocca – circa 6 secondi in meno della pista completa – Inner è stato magico. Ha sciato rilassato e senza strafare fino all’ultimo intermedio, da dove ha dato un’interpretazione tutta sua alla parte finale stracciando letteralmente tutti gli avversari. Molti degli atleti scesi dopo Innerhofer hanno battuto facilmente i suoi parziali, ma nessuno è riuscito a far meglio del suo tempo finale di 1’53″93.
Secondo un pericolosissimo e completamente ritrovato Bode Miller a soli 20 centesimi dall’azzurro di Gais e anch’egli vincitore sulla Stelvio nel 2007. Al terzo posto Aksel Lund Svindal, intenzionato a fare punti pesanti anche a Bormio. Il suo ritardo è di 28 centesimi, molti di più di quei 12 che lo costrinsero ad arrivare terzo lo scorso anno alle spalle dell’accoppiata Paris-Reichelt.
Altri due azzurri al quarto posto. Ancora Peter Fill, decisamente lanciato verso una stagione importante, con 45 centesimi di ritardo. L’azzurro di Castelrotto fu 2° nel 2006, sulla Stelvio, tanto per ribadire il concetto.
L’unico folletto, senza gran risultati su questa pista, che riesce ad infilarsi in alto è Silvano Varettoni, quarto pari merito con Fill a 45 centesimi da Innerhofer. Varettoni ha però saltato una porta. C’è comunque tantissima Italia nella classifica di questa prova.
Dopo il sesto posto di Guay (4 volte nei 10 sulla Stelvio e 4° nel 2011), il settimo di Hannes Reichelt (co-vincitore lo scorso anno con Paris) e l’ottavo dell’unico altro “imbucato” nelle alte sfere senza avere grandi risultati sulla pista lombarda, Kjetil Jansrud, ecco il nono posto di Werner Heel a 73 centesimi da Innerhofer. Heel è stato 6° lo scorso anno e 7° nel 2008.
I quattro azzurri partiti nei primi trenta sono tutti nei primi nove posti, un bilancio temibile per gli avversari nella discesa di capodanno.
“Sicuramente i nostri sono stati più bravi degli altri, ma la prova non fa completamente testo” – dice il responsabile della velocità della squadra azzurra, Gianluca Rulfi. “Nella parte bassa la neve era dura, ma in alto erano molte le insidie e molti hanno rallentato o addirittura si sono fermati, vedi Peter Fill. Staremo a vedere la prova di domani. C’è la concreta possibilità che si parta sempre dalla Rocca, anche se ovviamente gli organizzatori stanno facendo di tutto per far disputare la discesa per intero”.
Per domani è prevista la seconda prova, mentre la gara prenderà il via domenica 29 dicembre alle 11.45.
Ordine d’arrivo prima prova DH maschile Bormio (Ita):
1. Christof Innerhofer ITA 1’53″93
2. Bode Miller USA +0″20
3. Aksel Lund Svindal NOR +0″28
4. Peter Fill ITA +0″45
4. Silvano Varettoni ITA +0″45
6. Erik Guay CAN +0″46
7. Hannes Reichelt AUT +0″52
8. Kjetil Jansrud NOR +0″69
9. Werner Heel ITA +0″73
9. Steven Nyman USA +0″73
11. Patrick Kueng SUI +0″76
12. Klaus Kroell AUT +0″78
13. Adrien Theaux FRA +0″79
14. Georg Streitberger AUT +1″16
15. Josef Ferstl GER +1″19
30. Matteo Marsaglia ITA +2″29
43. Siegmar Klotz ITA +3″12
56. Mattia Casse ITA +3″89
64. Paolo Pangrazzi ITA +4″75
67. Henri Battilani ITA +5″03
Tanta Italia al vertice della prima prova di Bormio: 1/o Innerhofer, 4/i Fill e Varettoni, 9/o Heel. Rulfi: “Azzurri bravi, ma questa prova non dice tutta la verità”
La Stelvio si conferma banco di prova per atleti dal pedigree importante. Nessuno, o quasi, arriva davanti, neppure in una prova se non ha saputo costruire negli anni il giusto feeling con il tracciato bormino. Lo dimostra anche la classifica di oggi, che vede al comando Christof Innerhofer, già vincitore sulla Stelvio nel 2008 e terzo nel 2010. Sul tracciato accorciato sino alla partenza dalla Rocca – circa 6 secondi in meno della pista completa – Inner è stato magico. Ha sciato rilassato e senza strafare fino all’ultimo intermedio, da dove ha dato un’interpretazione tutta sua alla parte finale stracciando letteralmente tutti gli avversari. Molti degli atleti scesi dopo Innerhofer hanno battuto facilmente i suoi parziali, ma nessuno è riuscito a far meglio del suo tempo finale di 1’53″93.
Secondo un pericolosissimo e completamente ritrovato Bode Miller a soli 20 centesimi dall’azzurro di Gais e anch’egli vincitore sulla Stelvio nel 2007. Al terzo posto Aksel Lund Svindal, intenzionato a fare punti pesanti anche a Bormio. Il suo ritardo è di 28 centesimi, molti di più di quei 12 che lo costrinsero ad arrivare terzo lo scorso anno alle spalle dell’accoppiata Paris-Reichelt.
Altri due azzurri al quarto posto. Ancora Peter Fill, decisamente lanciato verso una stagione importante, con 45 centesimi di ritardo. L’azzurro di Castelrotto fu 2° nel 2006, sulla Stelvio, tanto per ribadire il concetto.
L’unico folletto, senza gran risultati su questa pista, che riesce ad infilarsi in alto è Silvano Varettoni, quarto pari merito con Fill a 45 centesimi da Innerhofer. Varettoni ha però saltato una porta. C’è comunque tantissima Italia nella classifica di questa prova.
Dopo il sesto posto di Guay (4 volte nei 10 sulla Stelvio e 4° nel 2011), il settimo di Hannes Reichelt (co-vincitore lo scorso anno con Paris) e l’ottavo dell’unico altro “imbucato” nelle alte sfere senza avere grandi risultati sulla pista lombarda, Kjetil Jansrud, ecco il nono posto di Werner Heel a 73 centesimi da Innerhofer. Heel è stato 6° lo scorso anno e 7° nel 2008.
I quattro azzurri partiti nei primi trenta sono tutti nei primi nove posti, un bilancio temibile per gli avversari nella discesa di capodanno.
“Sicuramente i nostri sono stati più bravi degli altri, ma la prova non fa completamente testo” – dice il responsabile della velocità della squadra azzurra, Gianluca Rulfi. “Nella parte bassa la neve era dura, ma in alto erano molte le insidie e molti hanno rallentato o addirittura si sono fermati, vedi Peter Fill. Staremo a vedere la prova di domani. C’è la concreta possibilità che si parta sempre dalla Rocca, anche se ovviamente gli organizzatori stanno facendo di tutto per far disputare la discesa per intero”.
Per domani è prevista la seconda prova, mentre la gara prenderà il via domenica 29 dicembre alle 11.45.
Ordine d’arrivo prima prova DH maschile Bormio (Ita):
1. Christof Innerhofer ITA 1’53″93
2. Bode Miller USA +0″20
3. Aksel Lund Svindal NOR +0″28
4. Peter Fill ITA +0″45
4. Silvano Varettoni ITA +0″45
6. Erik Guay CAN +0″46
7. Hannes Reichelt AUT +0″52
8. Kjetil Jansrud NOR +0″69
9. Werner Heel ITA +0″73
9. Steven Nyman USA +0″73
11. Patrick Kueng SUI +0″76
12. Klaus Kroell AUT +0″78
13. Adrien Theaux FRA +0″79
14. Georg Streitberger AUT +1″16
15. Josef Ferstl GER +1″19
30. Matteo Marsaglia ITA +2″29
43. Siegmar Klotz ITA +3″12
56. Mattia Casse ITA +3″89
64. Paolo Pangrazzi ITA +4″75
67. Henri Battilani ITA +5″03