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- Varettoni: “E’ la mia rivincita sul destino”. Paris: “Stavolta è girata male”. Innerhofer: “Coppa ancora da decidere”
Varettoni: “E’ la mia rivincita sul destino”. Paris: “Stavolta è girata male”. Innerhofer: “Coppa ancora da decidere”
Le dichiarazioni degli azzurri dopo la penultima discesa stagionale di Kvitfjell che qualifica per le finali di specialità a Lenzerheide Dominik Paris, Christof Innerhofer, Werner Heel e Peter Fill.
Silvano Varettoni, quinto: “A cinque anni di distanza di quel terribile incidente che rischiò di farmi chiudere la carriera, mi sono preso la rivincita nei confronti della sfortuna. Nella prima prova ho alzato il piede, venerdì già mi sentivo meglio e oggi ho sfruttato l’occasione senza pensarci troppo. Rimango fuori dalle finali di Coppa del mondo per pochi punti, ma sono ugualmente contento, andrò a Sochi a fare le finali di Coppa Europa dove ho la possibilità di giocarmi il posto fisso nella prossima Coppa del mondo. Il mio livello credo sia fra la quindicesima e la ventesima posizione, ogni puntata più in alto dimostra che si può sempre essere protagonisti. In questa stagione ho avuto poche occasioni di confrontarmi con i miei compagni, ma i loro consigli mi sono stati comunque utili. Mi rimane ancora una gara, il supergigante di domenica, andrò a tutta anche lì senza fare calcoli”.
Dominik Paris: “E’ stata una gara secondo me irregolare, ma una volta che si parte si deve giocare e avere la fortuna di vincere, a me stavolta non è andata bene. Il mio risultato non è nemmeno pessimo, hanno tolto i primi 15″ di gara ma non è stato decisivo. Ho preso due folate di vento sullo schuss finale, non ci possiamo fare niente. Rimane una gara da disputare, sarò costretto a vincere e sperare che Svindal faccia pochi punti, credo che la coppa sia ormai cosa sua e forse è giusto così, Aksel è un campione”.
Christof Innerhofer: “E’ stata una gara eccessivamente condizionata dal vento, francemente speravo non si corresse ma così non è stato. E’ stata tagliata la parte iniziale che era quella più adatta alle mie caratteristiche e dove avrei potuto fare la differenza, invece devo accettare questo risultato. Guardando le prove che non erano andate così bene, avrei firmato per un posto nei dieci, quindi il risultato è stato raggiunto perchè su questa pista non sono mai riuscito a fare tanto bene. Svindal e Kroell oggi hanno messo da parte un bel numero di punti rispetto al sottoscritto nella classifica di specialità, rimane ancora una gara da disputare e la giocherò fino in fondo. Faremo i conti soltanto alla fine”.
Varettoni: “E’ la mia rivincita sul destino”. Paris: “Stavolta è girata male”. Innerhofer: “Coppa ancora da decidere”
Le dichiarazioni degli azzurri dopo la penultima discesa stagionale di Kvitfjell che qualifica per le finali di specialità a Lenzerheide Dominik Paris, Christof Innerhofer, Werner Heel e Peter Fill.
Silvano Varettoni, quinto: “A cinque anni di distanza di quel terribile incidente che rischiò di farmi chiudere la carriera, mi sono preso la rivincita nei confronti della sfortuna. Nella prima prova ho alzato il piede, venerdì già mi sentivo meglio e oggi ho sfruttato l’occasione senza pensarci troppo. Rimango fuori dalle finali di Coppa del mondo per pochi punti, ma sono ugualmente contento, andrò a Sochi a fare le finali di Coppa Europa dove ho la possibilità di giocarmi il posto fisso nella prossima Coppa del mondo. Il mio livello credo sia fra la quindicesima e la ventesima posizione, ogni puntata più in alto dimostra che si può sempre essere protagonisti. In questa stagione ho avuto poche occasioni di confrontarmi con i miei compagni, ma i loro consigli mi sono stati comunque utili. Mi rimane ancora una gara, il supergigante di domenica, andrò a tutta anche lì senza fare calcoli”.
Dominik Paris: “E’ stata una gara secondo me irregolare, ma una volta che si parte si deve giocare e avere la fortuna di vincere, a me stavolta non è andata bene. Il mio risultato non è nemmeno pessimo, hanno tolto i primi 15″ di gara ma non è stato decisivo. Ho preso due folate di vento sullo schuss finale, non ci possiamo fare niente. Rimane una gara da disputare, sarò costretto a vincere e sperare che Svindal faccia pochi punti, credo che la coppa sia ormai cosa sua e forse è giusto così, Aksel è un campione”.
Christof Innerhofer: “E’ stata una gara eccessivamente condizionata dal vento, francemente speravo non si corresse ma così non è stato. E’ stata tagliata la parte iniziale che era quella più adatta alle mie caratteristiche e dove avrei potuto fare la differenza, invece devo accettare questo risultato. Guardando le prove che non erano andate così bene, avrei firmato per un posto nei dieci, quindi il risultato è stato raggiunto perchè su questa pista non sono mai riuscito a fare tanto bene. Svindal e Kroell oggi hanno messo da parte un bel numero di punti rispetto al sottoscritto nella classifica di specialità, rimane ancora una gara da disputare e la giocherò fino in fondo. Faremo i conti soltanto alla fine”.