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Velocisti back to Italy: “Inner un palmo sopra a tutti”
Trasferta finita, trasferta riuscita per gli Azzurri della velocità maschile, appena rientrati da Ushuaia. Il coach Gianluca Rulfi fa un’analisi dettagliata dello stato dell’arte. “Non abbiamo perso nemmeno un giorno di allenamento e questo è positivo, anche se non abbiamo trovato condizioni di neve durissima, ad eccezione della penultima giornata. Per quanto riguarda i ragazzi, a parte Marsaglia, che continua a trascinarsi l’infiammazione a un tendine rotuleo, e Fill, che ha ancora qualche strascico del suo brutto incidente di due anni fa, sono tutti a posto fisicamente e questo è già un ottimo risultato. Innerhofer ha avuto tanti impegni dopo le medaglie di Garmisch, ma ormai è maturo e sa gestirsi al meglio: non ha perso niente e si è dimostrato il più continuo nel rendimento. Sarà l’uomo di punta almeno all’inizio della stagione. Si è visto anche un Peter Fill molto determinato e, insieme a Marsaglia e Werner Heel, segue dappresso Christof.
Paris è andato un po’ a fasi alterne a causa di qualche problemino di troppo alla schiena che lo ha reso inconstante. Deve ancora crescere nella gestione di se stesso. Patscheider è andato abbastanza bene in gigante e superG anche se ha avuto un calo di rendimento nella parte centrale della trasferta. Klotz è decisamente più indietro, forse risente ancora di qualche conseguenza dopo la brutta caduta dell’anno scorso”.
Risolti i problemi di materiali per Heel. “Werner ha lavorato molto e si risultati si vedono e, per inciso, ne trarrà qualche beneficio anche Staudacher. Ora Heel deve lavorare ancora sulla reattività, però ho fiducia che possa ritornare presto nel lotto dei migliori sia in superG che in discesa”.
I programmi ora prevedono un paio di settimane senza sci e quindi una tripletta, se il tempo sarà favorevole, tra Stelvio, Hintertux e Tignes. Sarà prevalentemente gigante e slalom, naturalmente, ma di grande importanza sia per lavorare tecnicamente alle prove di velocità, sia per quegli atleti che si cimenteranno a Soelden fra le porte larghe.
“In una stagione senza appuntamenti di cartello – contunua Rulfi – è importantissimo partire con il piede giusto e migliorare il ranking. Innerhofer, in futuro potrà puntare anche alla Coppa del mondo, io mi auguro che ci arrivi per gradi perché credo nella politica dei piccoli passi. Se facesse una stagione costantemente nei dieci io sarei contentissimo”.
Anche dalla chiacchierata con Rulfi emerge l’importanza della sessione estiva ad Ushuaia. “E’ l’unico posto al mondo dove si possono trovare d’estate le vere condizioni invernali alpine – spiega il tecnico ligure -, e per chi fa gigante e slalom è ormai un posto imprescindibile. Per la velocità un po’ meno, ma solo per il fatto che non c’è ancora una pista da superG completa. So però che è nelle intenzioni della stazione crescere ancora e creare un nuovo impianto e una nuova pista. A quel punto anche per la velocità sarà una soluzione ottimale di allenamento”.
Velocisti back to Italy: “Inner un palmo sopra a tutti”
Trasferta finita, trasferta riuscita per gli Azzurri della velocità maschile, appena rientrati da Ushuaia. Il coach Gianluca Rulfi fa un’analisi dettagliata dello stato dell’arte. “Non abbiamo perso nemmeno un giorno di allenamento e questo è positivo, anche se non abbiamo trovato condizioni di neve durissima, ad eccezione della penultima giornata. Per quanto riguarda i ragazzi, a parte Marsaglia, che continua a trascinarsi l’infiammazione a un tendine rotuleo, e Fill, che ha ancora qualche strascico del suo brutto incidente di due anni fa, sono tutti a posto fisicamente e questo è già un ottimo risultato. Innerhofer ha avuto tanti impegni dopo le medaglie di Garmisch, ma ormai è maturo e sa gestirsi al meglio: non ha perso niente e si è dimostrato il più continuo nel rendimento. Sarà l’uomo di punta almeno all’inizio della stagione. Si è visto anche un Peter Fill molto determinato e, insieme a Marsaglia e Werner Heel, segue dappresso Christof.
Paris è andato un po’ a fasi alterne a causa di qualche problemino di troppo alla schiena che lo ha reso inconstante. Deve ancora crescere nella gestione di se stesso. Patscheider è andato abbastanza bene in gigante e superG anche se ha avuto un calo di rendimento nella parte centrale della trasferta. Klotz è decisamente più indietro, forse risente ancora di qualche conseguenza dopo la brutta caduta dell’anno scorso”.
Risolti i problemi di materiali per Heel. “Werner ha lavorato molto e si risultati si vedono e, per inciso, ne trarrà qualche beneficio anche Staudacher. Ora Heel deve lavorare ancora sulla reattività, però ho fiducia che possa ritornare presto nel lotto dei migliori sia in superG che in discesa”.
I programmi ora prevedono un paio di settimane senza sci e quindi una tripletta, se il tempo sarà favorevole, tra Stelvio, Hintertux e Tignes. Sarà prevalentemente gigante e slalom, naturalmente, ma di grande importanza sia per lavorare tecnicamente alle prove di velocità, sia per quegli atleti che si cimenteranno a Soelden fra le porte larghe.
“In una stagione senza appuntamenti di cartello – contunua Rulfi – è importantissimo partire con il piede giusto e migliorare il ranking. Innerhofer, in futuro potrà puntare anche alla Coppa del mondo, io mi auguro che ci arrivi per gradi perché credo nella politica dei piccoli passi. Se facesse una stagione costantemente nei dieci io sarei contentissimo”.
Anche dalla chiacchierata con Rulfi emerge l’importanza della sessione estiva ad Ushuaia. “E’ l’unico posto al mondo dove si possono trovare d’estate le vere condizioni invernali alpine – spiega il tecnico ligure -, e per chi fa gigante e slalom è ormai un posto imprescindibile. Per la velocità un po’ meno, ma solo per il fatto che non c’è ancora una pista da superG completa. So però che è nelle intenzioni della stazione crescere ancora e creare un nuovo impianto e una nuova pista. A quel punto anche per la velocità sarà una soluzione ottimale di allenamento”.