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Visintin: “Un bel modo per cominciare, ci sono grandi margini di miglioramento”
C’è uno strano destino che lega Markus Schaerer e Omar Visintin sulla pista di Montafon. L’anno scorso il 24enne bolzanino di Lagundo battè nella finalissima per il primo posto l’idolo di casa austriaco, stavolta l’ordine d’arrivo si è ribaltato con Schaerer sul gradino più alto del podio e l’azzurro al posto d’onore. “L’ho fatto vincere per senso sportivo – dice sorridendo Omar -. Scherzi a parte, oggi non avevamo segreti fra noi perchè abbiamo disputato le stesse run sia nei quarti che in semifinale. Samo stati uno ai fianco dell’altro fino alla fine, lui aveva un piccolo vantaggio e mi ha tolto ogni possibilità di sorpassarlo in vista del traguardo. Sono ugualmente contento, era importante cominciare con un bel risultato per acquisire fiducia. La pista era completamente diversa rispetto allo scorso anno, mi porta ugualmente fortuna. Adesso conosco le mie potenzialità e mi sono reso conto che ci sono parecchi margini di miglioramento. Il prossimo passo sarà quello di salire sul gradino più alto del podio”.
Soddisfatto anche il direttore tecnico Cesare Pisoni: “Visintin si è confermato molto forte in questa condizioni, faccio i complimenti per il giovane Michele Godino che si sta affaccaiando solamente ora sul palcoscenico internazionale. Mi dispiace per Michela Moioli, era perfettamente in controllo della situazione quando è cadutain semifinale, purtroppo ha preso una spigolata scivolando via. ha picchiato fortemente la faccia sulla neve, preferendo rinunciare alla finlina di consolazione. Ma la rabbia attualmente è superiroe al dolore, si prenderà la rivincita ben presto”.
Visintin: “Un bel modo per cominciare, ci sono grandi margini di miglioramento”
C’è uno strano destino che lega Markus Schaerer e Omar Visintin sulla pista di Montafon. L’anno scorso il 24enne bolzanino di Lagundo battè nella finalissima per il primo posto l’idolo di casa austriaco, stavolta l’ordine d’arrivo si è ribaltato con Schaerer sul gradino più alto del podio e l’azzurro al posto d’onore. “L’ho fatto vincere per senso sportivo – dice sorridendo Omar -. Scherzi a parte, oggi non avevamo segreti fra noi perchè abbiamo disputato le stesse run sia nei quarti che in semifinale. Samo stati uno ai fianco dell’altro fino alla fine, lui aveva un piccolo vantaggio e mi ha tolto ogni possibilità di sorpassarlo in vista del traguardo. Sono ugualmente contento, era importante cominciare con un bel risultato per acquisire fiducia. La pista era completamente diversa rispetto allo scorso anno, mi porta ugualmente fortuna. Adesso conosco le mie potenzialità e mi sono reso conto che ci sono parecchi margini di miglioramento. Il prossimo passo sarà quello di salire sul gradino più alto del podio”.
Soddisfatto anche il direttore tecnico Cesare Pisoni: “Visintin si è confermato molto forte in questa condizioni, faccio i complimenti per il giovane Michele Godino che si sta affaccaiando solamente ora sul palcoscenico internazionale. Mi dispiace per Michela Moioli, era perfettamente in controllo della situazione quando è cadutain semifinale, purtroppo ha preso una spigolata scivolando via. ha picchiato fortemente la faccia sulla neve, preferendo rinunciare alla finlina di consolazione. Ma la rabbia attualmente è superiroe al dolore, si prenderà la rivincita ben presto”.