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Zoeggeler e la fatidica quota 100: “Ventuno anni della mia vita passati sul podio, come passa il tempo…”
Un veloce brindisi con i compagni di squadra a fine gara, poi via verso casa per una serata in famiglia per festeggiare con la moglie Monika e i figli Nina e Thomas. Il centesimo podio in Coppa del mondo che scrive un’altra pagina di storia della sua inimitabile carriera fa sorridere con la solita sobrietà Armin Zoeggeler, il quale analizza con lucidità la sua nuova impresa.
“Sono contento per come sono andate le cose – racconta il quasi 40enne carabiniere di Foiana (Bz) -. Giocarsi la gara dopo l’annullamento della prima manche era molto difficile perchè a Winterberg la pista è molto tecnica e non ti permette nemmeno il più piccolo errore. Non ho mai pensato negli ultimi mesi a questo record come a un tabù, però quando lo raggiungi sei veramente felice. Adesso è il momento di pensare al prossimo traguardo, magari ad un’altra vittoria che sarà veramente difficile. Però sono veramente sereno perchè la forma è buona e anche i materiali sono competitivi, per cui credo che nulla sia impossibile”.
Dal terzo posto di Sigulda nel dicembre 1992 che segnò il suo esordio sul podio a oggi sono passati ventuno anni, come dire che Armin ha passato oltre metà della propria vita nelle prime tre posizioni. “Sono numeri che fanno rabbrividire, credo sia incredibile pensare a quanto sono stato capace di fare. Evidentemente il tempo passa in modo molto veloce…Il mio unico augurio per i prossimi mesi è quello di continuare a stare bene fisicamente e pensare ad una gara alla volta. Per esempio la prossima tappa è sulla pista di whistler, dove vinsi il bronzo olimpico quattro anni fa. Un tracciato dove noi italiani facciamo molta fatica, se dovessimo andare bene anche in Canada guarderemo anche la classifica generale. E poi a fine stagione tireremo le somme”.
Alle sue spalle il responsabile di Coppa del Mondo Kurt Brugger esprime la propria soddisfazione per il comportamento di Zoeggeler e di tutta la squadra, che piazza tre atleti negli otto con Dominik Fischnaller quinto e Emanuel Rieder ottavo. “E’ difficile commentare quanto sta facendo Zoeggeler, se non ammirare. Peccato per qualche errore di Fischnaller a metà pista, però si è confermato nelel posizioni divertice ed è importante. Il giovane Rieder ha fatto una bella manche in una giornata veramente difficile per le condizioni del tempo”.
Zoeggeler e la fatidica quota 100: “Ventuno anni della mia vita passati sul podio, come passa il tempo…”
Un veloce brindisi con i compagni di squadra a fine gara, poi via verso casa per una serata in famiglia per festeggiare con la moglie Monika e i figli Nina e Thomas. Il centesimo podio in Coppa del mondo che scrive un’altra pagina di storia della sua inimitabile carriera fa sorridere con la solita sobrietà Armin Zoeggeler, il quale analizza con lucidità la sua nuova impresa.
“Sono contento per come sono andate le cose – racconta il quasi 40enne carabiniere di Foiana (Bz) -. Giocarsi la gara dopo l’annullamento della prima manche era molto difficile perchè a Winterberg la pista è molto tecnica e non ti permette nemmeno il più piccolo errore. Non ho mai pensato negli ultimi mesi a questo record come a un tabù, però quando lo raggiungi sei veramente felice. Adesso è il momento di pensare al prossimo traguardo, magari ad un’altra vittoria che sarà veramente difficile. Però sono veramente sereno perchè la forma è buona e anche i materiali sono competitivi, per cui credo che nulla sia impossibile”.
Dal terzo posto di Sigulda nel dicembre 1992 che segnò il suo esordio sul podio a oggi sono passati ventuno anni, come dire che Armin ha passato oltre metà della propria vita nelle prime tre posizioni. “Sono numeri che fanno rabbrividire, credo sia incredibile pensare a quanto sono stato capace di fare. Evidentemente il tempo passa in modo molto veloce…Il mio unico augurio per i prossimi mesi è quello di continuare a stare bene fisicamente e pensare ad una gara alla volta. Per esempio la prossima tappa è sulla pista di whistler, dove vinsi il bronzo olimpico quattro anni fa. Un tracciato dove noi italiani facciamo molta fatica, se dovessimo andare bene anche in Canada guarderemo anche la classifica generale. E poi a fine stagione tireremo le somme”.
Alle sue spalle il responsabile di Coppa del Mondo Kurt Brugger esprime la propria soddisfazione per il comportamento di Zoeggeler e di tutta la squadra, che piazza tre atleti negli otto con Dominik Fischnaller quinto e Emanuel Rieder ottavo. “E’ difficile commentare quanto sta facendo Zoeggeler, se non ammirare. Peccato per qualche errore di Fischnaller a metà pista, però si è confermato nelel posizioni divertice ed è importante. Il giovane Rieder ha fatto una bella manche in una giornata veramente difficile per le condizioni del tempo”.